Dopo le parole rilasciate in mattinata (“il protocollo parla chiaro, il campionato di Serie A deve essere sospeso”), la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa fa retromarcia attraverso una nota. “Nel corso della mia intervista a Radio Capital ho detto che, in base al Protocollo sottoscritto dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, i giocatori positivi al Covid-19 non possono giocare fino a quando non risulteranno negativi al tampone. Questo non significa che la Serie A vada sospesa. Saranno poi la FIGC e le Società calcistiche a decidere sui destini del massimo campionato: se facendo recuperare partite alle squadre che non potranno giocare o mettendo in campo
eventuali riserve”. Figc e Serie sono orientate a condividere le indicazioni europee, per cui può scendere in campo chi ha 13 giocatori disponibili (con almeno un portiere). Alle 15 è in programma il consiglio straordinario di Lega: si analizzerà la richiesta del Genoa di rinviare la gara con il Torino e si discuterà di una norma (meno severa di quella Uefa) che possa fissare un numero minimo di calciatori per giocare.
E’ una giornata delicata per il calcio italiano. Mentre si attendono buone news sul fronte tamponi del Napoli, dovrà essere presa un decisione per quanto riguarda la sfida tra Genoa e Torino. Il Grifone, tramite il presidente Preziosi, ha chiesto il rinvio, ma Lega e Figc sembrano orientate a rispettare la norma Uefa, costringendo così i liguri a scendere in campo.
ZAMPA A RADIO CAPITAL: “STOP AL CAMPIONATO”
“I protocolli che abbiamo sottoscritto parlano chiaro, il campionato di Serie A deve essere sospeso”. Così il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa a ‘The Breakfast Club’ su Radio Capital parlando dei 14 positivi del Genoa. “Quando c’è un numero di positivi cosi’ alto, non si può che fermare il campionato. I positivi non sono in grado di giocare, e possono contagiare altre persone. Il protocollo è stato sottoscritto anche dalla Federazione calcio. E nessuno al momento sta facendo pressioni su di noi”.
SILERI: “PASSO INDIETRO IN CASO DI PIU’ POSITIVI”
“In caso di più calciatori positivi va fatto un passo indietro, stabilizzare la situazione e ripartire. Ma la decisione di fermare un campionato di calcio non passa per il vice ministro della Salute, e quindi parlo da medico”. Lo ha detto il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, in visita a Casal di Principe (Caserta), presso Casa Don Diana”, bene confiscato alla Camorra, dove ha preso parte all’incontro “L’emergenza fra roghi di rifiuti e Covid -19”, promosso dal Consorzio nazionale dei rifiuti in polietilene Polieco, in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana. “Se hai una squadra di calcio con molti giocatori positivi – ha proseguito Sileri – quella squadra farà fatica a giocare, ma quello che mi preoccupa è l’eventuale positività di altri giocatori di altre squadre, perché sebbene dubito che il contagio possa avvenire in campo con facilità perché il contatto lo hai mentre giochi, sono più preoccupanti i contatti conviviali come nello spogliatoio, a cena. Quindi se troviamo 10 giocatori positivi da una parte, 5 dall’altra, faccio fatica a pensare ad un campionato aperto”.
fonte: sportmediaset.it
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