L’esperto virologo Giulio Tarro, siciliano ma napoletano d’adozione ha parlato così sul problema Coronavirus:
“Il coronavirus è diverso da ebola, un vaccino potrebbe essere del tutto inutile. Se, come sembra, il virus ha una variante cinese e una padana, sarà complicato avere un vaccino che funziona in entrambi i casi, esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutti». Il virologo, discepolo di Albert Sabin, il creatore del vaccino contro la poliomelite, ha diretto il laboratorio del suo maestro dopo la scomparsa, ma è stato anche il primo a isolare il vibrione del colera durante l’epidemia in Campania negli anni ’70 e a sconfiggere il virus respiratorio sinciziale, che aveva colpito e ucciso bambini fino a due anni affetti da branchiolite.
Sulla pandemia, Tarro si dice abbastanza ottimista ma suggerisce che la strada per il vaccino possa non essere quella giusta. “Dobbiamo puntare a cure e terapie antivirali. Per la Sars e la Mers, che sono patologie simili al Covid-19, non è mai stato utilizzato un vaccino. Si è preferito fare ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti, dobbiamo puntare a quello. Una cura potrebbe arrivare anche per l’estate. Spero che la scienza e il caldo possano essere alleati. E confido che potremo andare a fare i bagni. Troppa gente parla del coronavirus senza avere il supporto dei dati scientifici e senza le giuste conoscenze”.
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