Le curve della Roma verranno chiuse. Tutte e due. Contro Sampdoria e Inter. Così come era ampiamente scontato dopo che sia la Sud che la Nord si erano scatenate per tutto il match di mercoledì sera nei cori discriminatori inneggiando all’eruzione del Vesuvio e al tradizionale lavaggio con il fuoco. I delegati della procura federale hanno annotato tutto sul proprio taccuino decretando, di fatto, l’inevitabile e sacrosanta squalifica. Il giudice sportivo non ha dovuto fare altro che notificare quello che tutto il mondo ha udito: due turni senza le curve e 50 mila euro di multa, questa la sentenza. Più altri 30 mila per l’uso di petardi. Non c’è stata sospensiva, perché le curve della Roma già erano state chiuse a inizio stagione. La Roma prepara il ricorso: secondo la tesi del club, la squalifica va scontata in Coppa Italia e non in campionato. Non ci sono precedenti in tal senso: non esiste una norma che chiarisca in modo limpido e inequivocabile che le sanzioni di questo genere subite in gare di coppa possano (o vadano) scontate nel turno successivo di campionato. Anzi, la norma parla di «seconda gara in casa», senza fare riferimento alla competizione. A Trigoria Garcia sta preparando la stracittadina di domenica contro la Lazio con Gervinho che spiega: «La nostra testa è già al derby. Al Napoli torneremo a pensare lunedì prossimo».
Fonte: Il Mattino.
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