Linea. L’Italia, così, torna in linea con gli altri Paesi europei e con l’Uefa (Platini aveva guardato con poca simpatia quest’estensione al territorio nella norma italiana). «Le società risponderanno con gradualità di eventuali comportamenti di discriminazione territorale» ha detto Tavecchio, che ha spiegato anche come la modifica vuole evitare «provvedimenti drastici» e vuole favorire «interventi più ponderati». Una richiesta, quella riguardante questa modifica, che era arrivata dalla Lega, convinta che le società fossero soprattutto vittime, ma che troverà sicuramente d’accordo anche chi amministra la giustizia. Spesso, la scorsa stagione, comportamenti assai più gravi di un comunque disgustoso e esecrabile coro di discriminazione territoriale venivano puniti solo con un’ammenda. Non sarà più così.
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