QUASI tutti pensano allo scudetto, ma quasi tutti dicono che è troppo presto per parlarne. È la solita ipocrisia del calcio.
A MENTIRE è anche il Napoli, che tenta di nascondersi secondo antiche furbizie. Il campionato dà un diverso verdetto dopo le prime cinque gare. Più che la grassa vittoria su una isterica Inter, accredita il Napoli tra le concorrenti per il titolo. Non sarà facile vincerlo, ma per lo scudetto deve lottare. Crederci. Ed evitare solo i tranelli. Alcuni sono proprio qui, intorno al Napoli. La cronaca della notte all’aeroporto segnala il primo. Una tacita intesa, chissà quanto involontaria, lega alcune tv e le fasce giovanili del tifo. Dopo ogni successo esterno, si annuncia l’entusiasmo dei tifosi al ritorno della squadra, ancora prima che avvenga. Come darsi un appuntamento a Capodichino. Convergono sia le telecamere che i ragazzi. Le troupe sono avide di folclore: nei tg Napoli è ormai la capitale dei rifiuti, nel calcio il teatrino dei nuovi pulcinella. Certe scene creano il penoso show che fa subito il giro d’Italia. L’effetto tv eccita i ragazzi, evoca il più dissennato protagonismo, raggruppa una folla di tristissime marionette. Ma Napoli non è questa. Non è quella delle notti a Capodichino. Anche nel calcio ne ha dato prova: il pubblico si è distinto per civiltà di contegno negli stadi come nei viaggi. Perché cercare, provocare, registrare immagini artefatte di un tifo che invece accompagna con decoro la squadra? Le telecamere sono il sogno di una vita per troppi adolescenti italiani. Basta arrivare in tv, tronista o velina, per irridere gli altri che marciscono sui libri. Basta accenderle, e danno il peggio della loro febbre giovanile. Entrare con i motorini nell’aerostazione e spaccare vetrate non è smodato amore per la squadra che vince, rivela solo un’eccitazione da ordinarie serate di sballo. Il bollettino dei danni e il precipitoso invio di pattuglie sottratte di notte alla intera città fanno poi riflettere. Ma è la prima volta che i tifosi invadono Capodichino di notte? È così vulnerabile una struttura che, in tempi di terrorismo, filtra anche le boccette di dopobarba? Non sarà sfuggito tutto questo a prefetto e questore. Qualcosa cambierà fin dal prossimo rientro del Napoli da una vittoria esterna. Peccato per le tv: niente più queste scene da XFactor
Quelle che in Italia fanno passare il Napoli come squadra circondata di vandali e burattini. È una squadra invece che fa saltare i nervi dell’Inter, solo un anno fa tra le prime in Europa e nel mondo. La reazione è giustificata dagli errori di Rocchi. Ma denota anche la fragilità di una squadra che si scopre inadeguata. Dopo 43′ l’energica Inter di Mourinho si sarebbe arresa all’ira o in dieci non avrebbe comunque tentato di rimediare? Il Napoli non si pentirà mai abbastanza di aver perso punti con il Chievo. È in gran forma. Non ha alcuna esigenza di devastanti turnover. Ha dimostrato che può vincere anche senza Cavani e con Pandev ancora imbolsito. Ha battuto Milan e Inter. È più giovane di entrambe. Rifornisce varie nazionali. Un Napoli così, come fa a nascondersi?
La Redazione
C.T.
Fonte: Repubblica
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro