Antonio Corbo, dalle colonne di Repubblica, elenca i sei punti deboli del progetto-Napoli al 21 agosto.
1) Rafael è bravo ma non trasmette la serenità dell’istrionico Reina, non avendone ancora il carisma. Da Reina più Rafael a Rafael più Andujar: è un bel passo indietro.
2) Venduto Behrami senza che Benitez tentasse di recuperarlo, il Napoli ha un solo incontrista: Gargano che l’altra sera ha tenuto il Napoli in piedi. Diventa incedibile il primo dei cedibili.
3) Confermato Inler, ma Benitez gli preferisce Gargano dopo aver visto il gol di Pastore.
4) L’assenza di Zuniga è da spiegare. Gioca intanto Maggio, un terzino d’attacco, questo esclude Ghoulam. Occorre sul versante opposto un tipo diverso: chi sappia difendere, quindi, alto sui calci piazzati. Non Ghoulam. Torna a galla Britos, un altro che andava ceduto subito.
5) Fernandez lascia una decina di milioni, ma anche il centro della difesa è vulnerabile: Koulibaly promette ma soffre un po’ sulle palle basse ed è ancora incerto nei rinvii. Albiol non marca, gli lancia solo sms.
6) La prova di Hamisk, tirato via mentre il Napoli prendeva quota, rafforza i dubbi su posizione e ruolo di leader. A fine partita arriva De Guzman. Basta? Visto Hamsik, al Napoli serve almeno un mediano di qualità, tecnico e di personalità, uno che sappia guidare la squadra. È lui?
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