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Corbo: “Bigon ha pagato colpe non sue. Benitez può consentire al ds di riscattarsi”

IL FUTURO è in due mosse. Altri quattro giocatori e una quarantina di gol. Per indovinare le scelte di mercato vi sono buoni motivi, almeno tre. I soldi, la competenza di Benitez, le ansie di Bigon che può riscattarsi trattando acquisti giusti, piuttosto che mezze figure, come gli veniva spesso richiesto. L’ottimismo ha però qualche limite: il Napoli è lento. Sapendo di dover perdere Cavani, scopre tardi che Dzeko è incedibile, arriva secondo su Gomez, provando anche a strappargli i diritti di immagine. Una trattativa velleitaria e intempestiva che consegna Gomez alla Fiorentina. Bigon è stato molto criticato negli anni scorsi. Si è assunto spesso responsabilità non sue, tra gli ultimi capolavori Mesto e Donadel, però avallati se non richiesti da Mazzarri. Per completare la squadra sembrano invece lucidele direttive di Benitez, bisogna accelerare. Bigon può accreditarsi come un solerte braccio operativo dell’allenatore-manager, l’altro è lo spagnolo Manuel Garcia Quillon. Significativa la richiestadi Julio Cesar. Si intravede uno squarcio di Napoli, ma anche la metodica ricerca del portiere. Benitez era perplesso su De Sanctis, preferisce un portiere diverso, uno che dia un contributo più ampio: buoni piedi, posizione avanzata nella fase di possesso palla, personalità e migliore proposta. L’identikit è facile. Basta ricordare lo spagnolo José Manuel Reina del Real, in nazionale campione d’Europa nel 2008 e mondiale due anni dopo, figlio d’arte, Miguel fu portiere dell’Atletico Madrid. Benitez cercava per il Napoli un sosia del Reina che gli chiuse la porta del Liverpool, l’ha forse trovato in Julio Cesar. Davanti al portierone brasiliano, in fibrillazione per l’imminente mondiale in Brasile, giocherà una difesa a 4. È tutta da inventare. C’è Cannavaro che arriva dopo ottime prove nella difesa a 3. Mancano due difensori, almeno uno molto rapido nello scatto breve, l’altro in grado di comandare una linea a 4. Si ripropone, oltre al mancino Britos, anche Fernandez, emarginato dopo i due gol al Bayern e i successi nella nazionale argentina di Alejandro Sabella, suo scopritore dell’Estudiantes. In una difesa a 4 possono candidarsi Maggio a destra (ma in nazionale ha brillato da esterno alto) come Zuniga o Armero a sinistra. Mai insieme, però. Maggio da una parte e Zuniga o Armero dall’altra non garantiscono chiusure ermetiche. Nel 4-2-3-1 per la coppia di centrocampisti, davanti alla difesa, il Napoli dispone di Behrami, Inler, Dzemaili. Il primo può spostarsi a destra nella linea di difesa. Inler può migliorare, Benitez chiede qualità, non solo rottura. Ma è facile ipotizzare un acquisto in quell’area. Un amico di Benitez annuncia una controfigura di Mascherano. Interessante, ma chi? Unica punta, ma il Napoli dovrà acquistarne due. Leandro Damiao ha sufficiente potenza, valutando i disagi di chi arriva da un altro mondo occorre un altro forte attaccante, di pari livello. Sostituire Cavani, già. Lascia 63 milioni ed un immenso rebus. Deve risolverlo De Laurentiis, con Benitez e Bigon. Volando in elicottero fino a Dimaro, chissà se ha incrociato anche buone stelle.
Fonte: La Repubblica

La Redazione
L.D.M.

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