Basta conoscerlo, a tradire malumori e tensioni sono spesso quelle sue gote rosse da priore benedettino. Ha almeno tre motivi per riflettere. Gli errori di mira con il Catania, i rimorsi dell’ultimo mercato, i progetti per il prossimo. Dire che «il Napoli è ancora al 75 per cento», è un rimprovero. Per la prima volta non aumenta la quota di un punto percentuale. Non c’è rapporto tra possesso palla e risultato. Dal 31,1% di Firenze, vittoria sofferta ma intensa, al 69,5% di sabato sera. Poi: 861 palloni contro i 687 del Catania. Una squadra che gioca il doppio non può vincere solo 2-1, tremando per cinque contropiede. Le cifre danno un Napoli verboso e inconcludente. Non è un caso se Benitez parla di «mancanza di cinismo». Lo hanno infastidito gli sprechi nella ripresa. Rischiare di pareggiare una partita dominata, è un’ombra che un perfezionista non tollera. Troppo ha concesso la difesa a Maxi Lopez, mattatore dell’attacco. La fiaccolate dell’inizio, due gol di raro splendore, lasciavano prevedere un Napoli più autoritario e compatto. La difesa sveglia i rimorsi di un mercato incompiuto. L’infortunio di Mesto ha messo Benitez dinanzi ad una scelta: Cannavaro, un protagonista ma un terzo difensore con la struttura fisica di Fernandez ed Albiol, un doppione quindi, oppure una giovane comparsa, Uvini? È stato come terzino destro preferito Uvini, in un ruolo non suo ed un mestiere che per ora possiede solo in parte. È stata così negata la prova d’appello a Cannavaro, e confermata la decisione di cederlo. Lo dimostra la spiegazione di Benitez, troppo formale. «Mi fido di Cannavaro, è un professionista». Chi ne dubitava? Si è fidato però di Uvini, mai visto finora, «ma io avevo lavorato tanto per adattarlo in questa posizione». Credergli è un po’ difficile. Più facile invece credere alle voci di dentro. Benitez chiede tre giocatori, lasciando in dubbio il quarto. Due difensori: un centrale e un esterno scattante e aggressivo da alternare con Maggio, Zuniga e Mesto quando torneranno, Armero un vero buco in fase difensiva. Il gol di Castro lo inchioda. La richiesta di un centrale è un messaggio criptato a Cannavaro: valuti le offerte di altri club. Per sua fortuna ne ha. Benitez aspetta poi un mediano: Maxime Gonalons, capitano dell’Olympique Lione. L’ha rivelato Mascherano nell’intervista che vale l’addio al Napoli. Il costante progresso di Higuain e le prove di Zapata, chiamato Duvan a gentile richiesta del presidente, rinviano invece la decisione sull’attaccante. Tre acquisti, quindi. Senza attendere il primo verdetto Champions. Comunque vada, il campionato non è mai stato così aperto. Dopo agosto sarebbe grave lasciar passare gennaio con una squadra ambiziosa ma incompleta. Valutata la Roma, Benitez insisterà per i tre acquisti. C’è da fidarsi. Come tutti i finti tranquilli, è tutt’altro che remissivo.
fonte: Antonio Corbo per La Repubblica
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