La Turris ipoteca la finale di Coppa Italia. Con l’Arezzo l’andata delle semifinali finisce 4-2. Corallini belli (soprattutto nel primo tempo) e fortunati (nella ripresa) ma nel complesso apparsi più forti dei toscani, che attendono in casa gli uomini di Fabiano il prossimo 20 marzo per il ritorno.
La prima frazione di gioco è ricca di gol, cinque in tutto. Gli ospiti vanno in vantaggio grazie a una disattenzione della retroguardia della Turris: sponda di Bianchini per Martinez che fa passare la palla tra le gambe di Manfredonia. È l’11’: dopo sessanta secondi arriva il pareggio. Manzo serve lungo Lacarra che di testa anticipa il portiere Dolci. Quattro minuti e i corallini sono avanti: Pucci trattiene in area Vitale. Rigore, forse un po’ generoso: «cucchiaio» di Sibilli dal dischetto. Al 23′ ancora Turris: Lacarra controlla nei sedici metri, elude il timido contrasto di Pucci e firma la personale doppietta. I corallini appaiono padroni del match ma ancora una disattenzione difensiva costa la rete del 3-2: Manfredonia non esce, Amendola rinvia sui piedi di Martinez e poi serve involontariamente Bianchini che da due passi deve solo infilare.
Nella ripresa i torresi trovano il definitivo 4-2 grazie a un tiro da lontano di Vitale ma soprattutto grazie ad una deviazione involontaria di Pucci che spiazza il suo portiere (26′). La Turris ha il tempo per recriminare per un solare calcio di rigore non concesso per fallo su Falco ma anche per ringraziare la dea bendata per un palo di Zuppardo che aveva eluso la tardiva uscita di Manfredonia con un pallonetto. Negli spogliatoi soddisfatto Lacarra: «Abbiamo diverse chance di arrivare in finale – dice – ma personalmente non ho perso tutte le speranze di vincere il campionato. I sei punti dalla Torres si possono ancora recuperare». Nell’altra semifinale vittoria esterna del Delta Porto Tolle (3-1) contro il Virtus Castelfranco.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
