Al fischio finale di Torino-Carpi, gara valida per il quarto turno di Coppa Italia vinta 2-0 dai granata – la squdra di Mihajlovic era composta da un ’95 (Gustafson) , due ’96 (Bonifazi e Boyé), tre ’97 (Edera, Milinkovic-Savic e Lyanco): contro gli emiliani muove i primi passi il Toro dei giovani, che con autorità – senza soffrire né brillare – si prende gli ottavi di finale contro la Roma. I capitolini tra due settimane attenderanno Belotti e compagni all’Olimpico.
Sin dai primi minuti, il Torino è intenzionato a far valere il divario tecnico a proprio favore. Il Carpi non viene dominato, ma la prima frazione si chiude comunque 2-0: alla rete di Iago Falque si aggiunge l’atteso ritorno al gol di Andrea Belotti, per una prima frazione in grado di far sorridere proprio tutti, anche un Niang protagonista di qualche spunto di buon livello. Sicuramente positivo, per i granata, è stato mettere subito la partita in ghiaccio, per evitare rischi e problemi come accadde l’anno scorso contro il Pisa – che costrinse il gruppo di Mihajlovic ai supplementari.
Il secondo tempo ha tutti i crismi di una frazione con poco da dire: c’è un passaggio rischioso di Molinaro a Milinkovic-Savic (buona prova del portiere serbo, che trasmette sicurezza sulle palle alte) e poco altro che possa far tremare i tifosi granata – freddo a parte. Il Torino resta costantemente in attacco e sfrutta bene l’ampiezza contro un avversario che oltre a ordine e applicazione ha poco da offrire in termini di qualità e soluzioni tattiche.
Mihajlovic concede spazio a Boyé e Gustafson per Niang (segnali di miglioramento per lui) e Baselli, con lo svedese che si rende subito protagonista di un’ottima imbucata per Belotti, ipnotizzato a tu per tu con Serraiocco. Il Gallo ci prova e la serenità è ritrovata, ma la sete di gol non si placa: solo una freddezza che ancora manca (e che testimonia una condizione ancora non ottimale. Ma l’applauso e i cori d’incitamento con cui tutti i 3 931 spettatori della serata dopo una conclusione ciccata testimoniano – ma non ce n’era bisogno – come tutto il popolo granata stia dalla parte del Gallo.
Nel Carpi 90 minuti per Anastasio e Romano, di proprietà del Napoli. Buona prova in particolare per Anastasio, al debutto stagionale dal primo minuto.
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