La strada che porta all’Olimpico, la Roma la conosce bene, ci gioca quasi ogni domenica. Il Napoli non è da meno, in quello stadio ci ha giocato migliaia di volte e 2 anni fa ha alzato proprio la Coppa Italia. Il 3 maggio entrambe vogliono esserci, le motivazioni sono tante, ma in finale c’è posto per uno solo. Napoli-Roma, il ritorno. A leggerlo così sembra il titolo di un film. Invece non è altro che la seconda sfida nel giro di 7 giorni. Come obiettivo comune appunto la finale di Coppa Italia. Il favore dei pronostici pende a favore dei giallorossi, capaci di avere la meglio sugli azzurri per 3-2 nella gara dell’Olimpico. Uno scatenato Gervinho, autore di una doppietta e l’eurogol di Strootman, condannarono il Napoli alla sconfitta, resa meno amara grazie ad Higuain, con la complicità di De Sanctis, e Mertens, abili a limitare i danni. Napoli-Roma da quest’anno ha un altro sapore, le due squadre lottano per il secondo posto in campionato e perchè no, per il campionato stesso. La Juventus ha ritmi impressionanti ma le due squadre non sono da meno. Il Napoli viene dalla splendida vittoria di sabato contro il ”nuovo” Milan targato Seedorf. I giallorossi invece sono stati bloccati sullo 0-0 dai cugini della Lazio. La gara sarà diretta dal fischietto di Gianluca Rocchi.
GARCIA NERVOSO – Il tecnico francese della Roma, ha evidenziato in questi giorni un pò di nervosismo. Il derby dell’andata gli era andato via liscio, 2-0 e tutti a casa. Quella era la Lazio di Petkovic. Con Reja la musica è cambiata, imbattuta in campionato e sconfitta soltanto dal Napoli proprio in Coppa Italia, il tecnico goriziano aveva riscaldato gli animi ”sperando” che nella gara dell’andata qualche calciatore giallorosso fosse messo k.o. da qualche guaio fisico. Secca la risposta del francese nel dire che quello non era il modo di fare calcio. Il tecnico francese poi, ha optato per una scelta alquanto singolare. La Roma partirà per Napoli nella stessa giornata di domani e non oggi perchè teme la città di Napoli. Nello specifico teme che gli schiamazzi di alcuni tifosi sotto l’albergo possano dar fastidio alla sua squadra. Avrà portato idee nuove, ma l’ambientamento al calcio italiano pare essere a buon punto.
RAFA NAZIONALE – Per niente turbato da voci, di corridoio, infondate a suo dire, di un suo possibile addio a fine stagione per approdare sulla panchina della nazionale del Qatar, Benitez, si gode la reazione della sua squadra dopo i passi falsi con Bologna, Chievo e Atalanta. La gara di sabato sera ha confermato infatti quanto già visto di buono nella gara di andata. Recuperare dal 2-0 fino al 2-2 ha motivato tutto l’ambiente, per niente scosso dal gol nei minuti finali che ha condannato gli azzurri a dover vincere domani sera con almeno un gol di scarto (1-0, 2-1). Lo stesso risultato dell’andata, ovviamente a parti invertite, porterebbe ai tempi supplementari. Qualsiasi tipo di pareggio o sconfitta per gli azzurri li condannerebbe all’esclusione dalla competizione.
COSI’ IN CAMPO – La parola turnover dovrebbe essere messa da parte, ci si gioca la finale della seconda competizione italiana, snobbata da tutti, ma quando si arriva così in alto nessuno vuole mollare. Il Napoli, supportato da almeno 50.000 spettatori, dovrebbe scendere in campo confermando la squadra che ha battuto il Milan, con il solo inserimento dal primo minuto di Callejon per Insigne. Reina a difesa della porta, con Maggio, Fernandez, Raul Albiol e Ghoulam a completare la difesa. A centrocampo conferma per la coppia Jorginho-Inler, mentre alle spalle dell’unica punta Higuain agiranno Callejon, Hamsik e il ”folletto” Mertens. Per Garcia, costretto a rinunciare a Nainggolan squalificato, pochi dubbi e in campo i migliori 11. De Sanctis tra i pali, per lui è la prima volta al San Paolo da avversario, Maicon, Benatia, Leandro Castàn, Torosidis. Strootman, Pjanic e De Rossi a centrocampo, il funambolo Gervinho, insieme alla coppia Totti-Ljajic. Pronti a subentrare Destro e Florenzi.
Servizio a cura di Salvatore Garofalo
