Oggi allo stadio Olimpico di Roma si giocherà una partita attesa dal Napoli da ben sei anni. E’ datato 22 dicembre 2014 l’ultimo trofeo vinto dal club di Aurelio De Laurentiis, la Supercoppa italiana di Doha portata a casa proprio ai danni della Juventus, prossimo avversario in finale di Coppa Italia. Una rivalità accentuata sempre di più negli ultimi anni, con Andrea Agnelli che, diventato presidente dei bianconeri nel maggio 2010, ha scritto la storia della Vecchia Signora conquistando sedici trofei in dieci anni. D’altra parte, un Napoli che ha approfittato dell’indebolimento delle squadre milanesi, si è affermata come seconda forza del campionato in più di un’occasione e ha battuto la Juve in finale per due volte in due anni (tra il 2012 e il 2014), unica squadra a farlo insieme alla Lazio.
Napoli, un successo che saprebbe di rivincita per i senatori
Arrivato a dicembre in una squadra pochi punti sopra la zona retrocessione, Gennaro Gattuso è riuscito a mettere tutti al loro posto (anche in campo…); ha spogliato il Napoli di tutta la superbia che gli avevano inculcato i due precedenti allenatori (chi giustamente, chi no…) e l’ha resa una squadra umile, capace di subire per larghi tratti della partita e di portare a casa il risultato. Come fatto contro l’Inter sabato scorso, per esempio. Le prospettive di mercato del Napoli non sono del tutto note. E’ stata trovata l’intesa con Dries Mertens per il rinnovo del contratto e ci sono da valutare ancora le situazioni legate a Callejon, Koulibaly, Allan. E la finale di Coppa Italia ha il sapore di un’occasione unica. Non tanto per il trofeo in sé, quanto per il significato che avrebbe per i calciatori arrivati dal 2013 e ancora oggi presenti nella squadra. I senatori, per intenderci. Gente che, pur giocando per alcuni anni il miglior calcio espresso in Italia sotto la guida di Maurizio Sarri, domani rivale che siederà sull’altra panchina, non è riuscita a vincere. Ci ha provato, certo. Ma l’occasione di giocare una finale non l’ha mai avuta. Almeno prima oggi.
SARRI VS GATTUSO
Dopo l’esperienza partenopea, Sarri ha deciso di volare a Londra e provare il brivido della Premier League. Alla guida del Chelsea ha portato a casa un ottimo terzo posto in campionato e ha compiuto uno splendido cammino in EFL Cup (persa solo ai rigori contro il Man City) e in Europa League, vinta da imbattuto. Arrivato dunque a essere il primo allenatore italiano a vincere la coppa da quando ha cambiato denominazione. Alla Juventus, invece, può già vantare un finale persa: quella di Supercoppa italiana contro la Lazio. Un’altra sconfitta potrebbe rendere complicato il suo cammino alla guida dei bianconeri, i quali hanno come obiettivo primario quello di vincere la Champions League dopo aver dominato in Italia.
E Gattuso? Lui la Juventus l’ha già affrontata in finale di Coppa Italia, ai tempi del Milan. Fu una catastrofe, un 4-0 netto con tre gol arrivati in 7′. Poi vari incroci con Sarri, quando quest’ultimo sedeva ancora sulla panchina del Napoli: da ricordare uno 0-0 tra il Milan e i partenopei con annessa super-parata di Donnarumma su Milik. Oggi Ringhio ha intenzione di raccogliere i frutti dei sacrifici fatti e le batoste subite alla guida di Palermo, OFI Creta, Pisa e Milan. Tutti club che non lo hanno lasciato lavorare serenamente, al contrario di quello in cui si trova ora. Emozionanti le lacrime nel post-partita della gara contro l’Inter, con dedica alla sorella Francesca prematuramente scomparsa.
Quante volte Napoli-Juventus ha deciso una coppa
Le finali disputate da Napoli e Juventus sono state complessivamente quattro finora. Una volta in Coppa Italia, tre in Supercoppa italiana.
- Napoli-Juventus 5-1 (Supercoppa italiana 1990)
- Juventus-Napoli 0-2 (Coppa Italia 2011/12)
- Juventus-Napoli 4-2 d.t.s. (Supercoppa italiana 2012)
- Juventus-Napoli 2-2 / 5-6 d.c.r. (Supercoppa italiana 2014)
Insomma, domani sarà la quinta volta che si deciderà un trofeo con Napoli e Juve in campo. E le volte potrebbero diventare sei, nel caso i bianconeri dovessero vincere il campionato, perché ci sarebbe anche la Supercoppa italiana 2020 da disputare.
Nico Bastone
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