E’ il tempo di Andrea sempre più in primo piano, il tempo della rinascita con Pradè e Montella, di nuovo in Europa, di nuovo a fare spettacolo. Restano le antiche battaglie, con la Fiat-Juve, con la Lega, con il calcio che non cambia. Ma il Franchi è di nuovo pieno e il primo trofeo è davvero vicino, la finale di Coppa. E un sogno: il terzo scudetto viola.
E’ NATA UNA STAR. Il Napoli del Terzo Millennio è entità concreta, stabilmente in lotta tra gli eletti, s’è preso due volte il palcoscenico della Champions, insegue i preliminari di quell’Europa che trascina tra le stelle, ha goduto d’un capocannoniere come Cavani – centoquattro reti in tre stagioni – s’è accomodato al tavolo delle Grandi, ha rotto gli argini (quasi un embargo strutturale, socio-calcistico) ha acquistato dal Real Madrid e dal Liverpool, ha espresso una sua filosofia vincente nel primo quinquennio (quella con Marino alla direzione generale) e un’altra ne ha sviluppata successivamente, che stavolta attraverso Benitez e Bigon insegue una dimensione ancor più universale ed una legittimazione definitiva che accresca (eventualmente, ulteriormente) il quadriennio di Mazzarri, passato a inseguire a Milano.
NESSUNA RITROSIA. Dieci anni per partire da zero, dal nulla, e poi ritrovarsi con investimenti (non il saldo, ovviamente) di trecento milioni circa, una massa di danaro (enorme) per essere competitivi, passando dalle scoperte di Lavezzi ed Hamsik, alle succose sfide per avere Cavani, all’entusiasmante blitz per portarsi al san Paolo Higuain e Reina, alle scommesse (alla distanza vinte) con Fernandez e pure con Henrique, Jorginho e Ghoulam. E via via sono state rimosse barriere (inevitabili all’epoca) che hanno elevato il tetto degli ingaggi: dieci anni fa, e non sembri ieri, lo scenario raggelante per quella città da sempre con la testa nel pallone era appiattito sulla riformulazione d’una esistenza, sull’esigenza vitale di darsi almeno un corpo; poi è venuta fuori l’anima e s’è compreso il progetto, in genere un abuso linguistico, stavolta un concetto concreto e moderno modulando la propria filosofia aziendale e adeguandola alle esigenze.
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