Dalla Coppa America alla Davis. Affascinante palcoscenico, ancora una volta, quello del lungomare «liberato» di via Caracciolo. A ventiquattrore dall’assegnazione a Napoli ed al Tennis Club di viale Dohrn dell’organizzazione dello spareggio playoff tra Italia e Cile per restare nel World Group della Davis, in programma dal 14 al 16 settembre, in città non si parla d’altro. Del ritorno a Napoli, dopo 17 anni di assenza, della più antica competizione a squadre per nazioni nella storia dello sport.
«Chiunque incontro mi parla di tennis, e questo è il primo grande risultato – sottolinea il presidente del Tc Napoli Luca Serra – La notizia è ancora calda, ma già da domani ci metteremo al lavoro. Il progetto Davis prevede una cabina di regia, composta da tutti coloro che vorranno e potranno dare un contributo alla riuscita dell’evento, per tutte le decisioni sulla fattibilità del campo all’esterno». Tempi e luoghi saranno dunque definiti in settimana. L’ipotesi più probabile è un campo centrale alla Rotonda Diaz, un progetto di Comune e circolo in fase di definizione e da verificare anche con l’Itf (International Tennis Federation). «Lo stadio sul lungomare dovrebbe costare un po’ più di 100mila euro – dice Serra -: 40mila per un campo ex novo e circa 70mila per la tribune».
Centrale affacciato sul golfo, alla Rotonda Diaz appunto, mentre l’adiacente Tc Napoli – già Media Centre lo scorso aprile delle World Series dell’America’s Cup – offrirebbe tutto il supporto logistico all’evento (dai campi per gli allenamenti al centro stampa). «Mi aspetto grande entusiasmo dagli appassionati napoletani – aggiunge il presidente Serra – La nostra è stata una candidatura di immagine della città, e la concorrenza era forte. Perdere quest’occasione sarebbe stato un segnale negativo in un momento in cui Napoli ha un’immagine vincente. Ringrazio la Federazione italiana tennis per aver creduto nel progetto Napoli».
La sfida che vedrà gli azzurri impegnati contro il Cile ha una storia particolare. L’Italia si gioca la permanenza nel World Group in un match carico di significati: proprio contro i sudamericani a Santiago lo scorso settembre Potito Starace, Fabio Fognini, Simone Bolelli e Daniele Bracciali, guidati in panchina da Corrado Barazzutti, si guadagnarono la promozione nel Gruppo Mondiale dopo undici anni di assenza. E sempre contro il Cile a Santiago, nel 1976, l’Italia vinse la sua unica Coppa Davis. Da ultimo, l’Italia non ha mai perso nei cinque precedenti confronti con il team sudamericano disputati tra il 1949 ed il 2011.
L’ultima volta di un incontro di Davis a Napoli risaliva al febbraio del 1995: nell’occasione, sempre al circolo di viale Dohrn, l’Italia di Gaudenzi, Furlan, Pescosolido e Brandi, capitanata da Adriano Panatta, superò per 4-1 la Repubblica Ceca.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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