Il generale Armando Diaz, duca della vittoria della prima guerra mondiale, dall’alto della sua statua equestre negli ultimi anni ne ha viste tante. Una esibizione di Formula1, le World Series di America’s Cup, tornei di Beach volley, Cheerleaders Nba, campi estivi del Napoli di De Laurentiis, ma, forse, mai avrebbe pensato che proprio lui ed il suo cavallo, fossero parte integrante di uno stadio del tennis per un incontro di Coppa Davis.
L’inglobamento della statua all’interno delle gradinate è infatti l’elemento scenico più originale del progetto licenziato dalla commissione edilizia integrata del Comune di Napoli al quale la soprintendenza ai Beni architettonici ha dato il suo «sì» definitivo.
Era l’ultimo ostacolo prima di procedere a tutta velocità in un crono-programma ben definito che culminerà con l’incontro di tennis Italia-Cile in programma dal 14 al 16 settembre. Lunedì la posa della terra rossa. Per il giorno 20 è previsto il collaudo del campo che dovrà essere un biliardo con il fondo tale da rendere omogenei i dislivelli della rotonda Diaz.
Dal 22 via alla costruzione delle tribune. L’8 settembre il collaudo, il 10 la consegna con l’arrivo delle squadre. Previsti poi lavori sia alla palazzina del tennis che per l’allestimento del villaggio. Tutto da realizzarsi nella prima decade di settembre.
«La valutazione del progetto è sicuramente positiva – sostiene l’architetto Stefano Gizzi, soprintendente ai Beni architettonici di Napoli – sono state recepite alcune delle nostre indicazioni arretrando il più possibile la struttura provvisoria verso la Villa Comunale, lasciando libero lo spazio verso il mare e permettendo la circolazione delle persone e delle biciclette. Piace anche l’integrazione della statua di Diaz all’interno delle gradinate così come l’alleggerimento di alcune strutture di servizio e la riproduzione di gigantografie con le immagini del panorama di Napoli in alcuni spazi».
Non è mancata la collaborazione anche se per Gizzi occorre capire la vocazione di via Caracciolo così da tracciarne il futuro. Nelle prossime settimane si lavorerà proprio a questo: costruire un piano per il lungomare duraturo nel tempo. «Ringrazio la soprintendenza del lavoro fatto – il commento del sindaco De Magistris – Stiamo lavorando in condizioni difficili e in tempi rapidissimi». La prova, a suo avviso, di come «pubbliche amministrazioni e istituzioni diverse sono in grado di dare risposte strategiche in tempi brevi». «La Coppa Davis sarà un evento straordinario – ha aggiunto – un colpo d’occhio che farà il giro del mondo. Sono d’accordo con il soprintendente Gizzi sulla necessità di avere un progetto complessivo per il lungomare – ha concluso il sindaco – Lo presenteremo alla soprintendenza nei prossimi giorni».
Ma la corsa contro il tempo non finisce. Le squadre arriveranno il 10 settembre a Napoli. L’Italia alloggerà all’hotel Vesuvio, per il Cile pronte le stanze dell’Excelsior. Gli allenamenti, a meno di veti per motivi di sicurezza, saranno pubblici e distribuiti tra i campi del Tennis Club Napoli e quelli del centrale da quattromila posti costruito a ferro di cavallo con il lato aperto verso il mare in modo da rendere più spettacolari le immagini televisive. Su tutti veglierà Armando Diaz che ne ha viste tante ed ora vedrà anche una partita di tennis.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro