Quaranta sacchi bianchi alti poco meno di un metro e mezzo tutti ordinati nel parcheggio del Tennis club Napoli. Ognuno contiene 1.500 kg di terra rossa. Si chiama sottomanto ed è quella che nei prossimi giorni servirà per allestire il campo di gioco della sfida di Coppa Davis di tennis tra Italia e Cile in programma dal 14 al 16 settembre sulla Rotonda Diaz. L’area dei lavori è stata recintata, tra oggi e domani sarà piazzato il primo picchetto che darà il via ai lavori.
«Si comincia – annuisce Luca Serra, presidente del Tennis Club Napoli organizzatore dell’evento – difficoltà ce ne sono state, certo, ma se non fossimo stati più che sicuri della riuscita, non ci saremmo mai lanciati in questa sfida».
Poco meno di mille abbonati ad oggi, la certezza di arrivare al sold out per l’evento e porsi poi il problema di dove allestire il maxischermo «perché tutti devono godere dell’evento». Si comincia con il posizionamento dei mini new jersey, simili a quei blocchi di cemento che sull’autostrada delimitano la carreggiata, utilizzati per formare il perimetro del terreno: 40×21 metri. Poi il massetto per rendere omogenea l’area ove posizionare il terreno.
Prima i teloni in pvc poggiati sull’asfalto, poi l’argilla espansiva, materiale drenante sul quale porre tre strati di terra rossa più compatta. Terra rossa Foro Italico garantisce la ditta Mari che cura i campi di Roma per conto della Federtennis. Infine pochi millimetri di finitura che serviranno a rendere il campo un biliardo. Il tutto avrà uno spessore di 40 centimetri.
Si parte tra oggi e domani, Il 20 e 21 agosto la visita degli ispettori della federazione internazionale e il primo rimbalzo della palla. Ma non finisce qui. Perché subito dopo il campo, testato ed “usato” dai maestri prima del match di Davis, sarà la volta dell’arena. Quattromila posti a ferro di cavallo con un lato aperto verso il mare ed un altro in cui le tribune dovranno essere modulate per ospitare la statua equestre del generale Armando Diaz.
Se ne occuperà la Italstage, ditta napoletana scelta dal comitato organizzatore presieduto da Gianpaolo Leonetti mentore e storico del Tc Napoli, la stessa che aveva allestito l’arena in occasione della Davis del ’95 Italia-Repubblica Ceca. Ma nel portafoglio anche le tribune ad Imola in occasione dei circuiti di Formula1, quelle del motomondiale al Mugello, degli spettacoli di Benigni a Santa Croce, di Vasco, Tiziano Ferro, di alcuni eventi alle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Per loro il crono programma correrà veloce. Il 10 settembre arrivano le squadre ed un paio di giorni prima tutto dovrà essere pronto. Si lavorerà anche il sabato e la domenica, senza sosta.
Il 5 settembre in programma la conferenza stampa di Barazzutti con i convocati, il 13 il sorteggio. L’Italia sarà alloggiata al Vesuvio, il Cile all’Excelsior. «È dal 1905 che assolviamo al compito di diffondere il gioco del tennis – continua Luca Serra – È nel nostro dna e l’organizzazione di questa coppa Davis servirà per dare anche slancio a tutte le altre attività organizzate dal circolo, in primis il torneo internazionale».
Dal cocktail di benvenuto alle serate di gala tanti eventi collaterali ed un villaggio nel quale gli appassionati potranno saziare la loro voglia di tennis. Intanto fa un bell’effetto vedere quei sacconi così ordinati pieni di terra rossa, la stessa sulla quale si esibiscono Federer, Djokovic e Nadal. Oggi non saranno loro i protagonisti napoletani, la speranza è che un giorno possano calcarla.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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