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Coppa d’Africa, il ct del Camerun: “Club europei un ostacolo. Non capisco le critiche”

Coppa d’Africa a rischio? Dalla Francia arrivano indiscrezioni in tal senso, anche se la CAF ha smentito ufficialmente. Raggiunto da Radio Punto Nuovo, il ct del Paese ospitante – il Camerun – Toni Conceicao ha commentato: “Quando si parla di salute pubblica le preoccupazioni ci sono sempre perché è una situazione che interessa tutti  è anche vero che le informazioni che stiamo ricevendo qui in Africa non devono passare inosservate. Però, ripeto, è una problematica che affligge tutto il mondo e la speranza è che si giunga presto ad una soluzione per venire fuori dalla pandemia”.

La competizione è a rischio?
“Per quanto riguarda quello che accade in Camerun, stanno lavorando affinché la Coppa d’Africa si svolga regolarmente. La paura dei contagi per i calciatori? È evidente che bisogna creare tutte le condizioni possibili affinché tutto il gruppo squadra e chi vicino ad esso non abbia alcun rischio di contagio. C’è il bisogno di creare una bolla che protegga i calciatori, lo staff, i dirigenti, perché il rischio del virus è sempre dietro l’angolo. Sappiamo che gli organizzatori pianificano riunioni periodiche con le autorità mediche e alla sicurezza per ridurre al minimo qualsiasi pericolo”.

Le tante critiche alla competizione?
“Onestamente non le capisco, però posso comprendere i tanti club europei che nel momento cruciale della stagione perdono alcuni dei loro elementi principali per 30 giorni. Ed è un bel po’ di tempo. Detto questo, ripeto, non capisco le tante critiche e spero che tutte le istituzioni del calcio, la FIFA, diano una mano a trovare il giusto equilibrio tra le competizioni per club e quelle nazionali cosicché le tante assenze non vadano e la situazione dei giocatori non degeneri con tante assenze, soprattutto per quelli più importanti per le loro Nazionali. Questo anche se significasse trovare un nuovo calendario per la Coppa al costo di ragionare su un nuovo calendario in modo tale che la stessa si disputi al 100% delle sue potenzialità”.

Paura che alcuni club possano disturbare le vostre convocazioni?
“Sappiamo che ad oggi ci sono diversi club, soprattutto europei, che stanno cercando di ostacolare le convocazioni in Nazionale per i loro giocatori africani. Sinceramente credo sia importante risolvere la situazione e che ci sia un sistema che tuteli giocatori, club e Nazionali. Adesso vediamo cosa succederà a dicembre, perché 14 giorni prima della competizione, ci saranno le convocazioni. Qui vedremo realmente se ci sarà un’intesa tra le Federazioni africane e le squadre di club. Se non ci sarà alcun problema tutto andrà nel verso giusto nell’interesse di tutti”.

Ha sentito Angissa?
“Sì, ho parlato con lui due settimane fa e torneremo a farlo la prossima perché comunicherò le convocazioni finali e voglio sapere come sta fisicamente e mentalmente. In questo momento il ragazzo ha tanta voglia di venire qui e giocare per la sua Nazionale”.

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