Ha rischiato di non disputarsi, l’edizione 2015 della Coppa d’Africa. Colpa dell’ebola. Ma il calcio è più forte. Dopo il ritiro del Marocco da paese organizzatore per la paura di un’epidemia del virus, non si sapeva se e dove la manifestazione si sarebbe disputata. Non solo. La Caf (Confederazione africana) ha deciso di eliminare del tutto la nazionale marocchina dalla competizione. Come fare ora? Dove giocare? Niente paura. Si fa avanti la Guinea Equatoriale. Saranno loro ad ospitare la nuova edizione in programma dal 17 gennaio all’8 febbraio. E in quanto organizzatori, si qualificano di diritto alla fase finale.
Le altre nazionali, invece, si sono dovute sudare la qualificazione sul campo. Ormai però non si può fare più niente. I giochi sono chiusi. Le 16 regine d’Africa hanno un nome. Ci sono delle certezze, come l’Algeria, ilCamerun, il Ghana. Ma c’è anche qualche sorpresa, come il Congo o l’eliminazione dell’Egitto, che, con sette coppe alzate al cielo, è la nazionale che ne ha vinte di più. Altra sorpresa, forse la più clamorosa, è l’eliminazione della detentrice della manifestazione, la Nigeria; la squadra di Onazi non va oltre il pari con il Sud Africa già qualificato, ed il Congo ne approfitta vincendo con il Sudan e qualificandosi alla fase finale. Con un po’ di fatica, è riuscita a strappare il pass la Costa d’Avorio di Gervinho, grazie ad un pareggio contro il Camerun già qualificato.
Altro romanista a fare festa è Seidou Keita, che segna la rete decisiva per la qualificazione del suo Mali contro l’Algeria di Ghoulam, già vincitrice del girone. Non è pesata l’assenza dello juventino Asamoah al Ghana, che, vincendo contro il Togo, passa il turno insieme alla Guinea. E obiettivo raggiunto anche per la Repubblica Democratica del Congo, miglior terza. Ed eccole, tutte le sedici nazionali qualificate: Guinea Equatoriale (organizzatrice), Sudafrica, Congo; Algeria, Mali; Gabon, Burkina Faso; Camerun, Costa d’Avorio; Ghana, Guinea; Capo Verde, Zambia; Tunisia, Senegal; Repubblica Democratica del Congo (migliore terza).
Fonte: gianlucadimarzio.com
