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Coppa America – Il presidente Worth: «Avanti con il progetto Napoli»

La Rotonda Diaz e lo specchio di mare che la bagna sarà il palcoscenico delle preregate di Coppa America che partiranno il 7 aprile. Gli americani di Acea sono addirittura più contenti di quanto non lo erano per Bagnoli. Imparagonabile la bellezza del Lungomare rispetto a qualsiasi altra location. Gli ultimi veli cadranno domani – qualcuno azzarda già oggi – ma la sostanza che viene fuori da una lunghissima riunione al Comitato portuale è che l’area dell’ex fabbrica del ferro purtroppo non sarà baciata dal vento dell’America’S cup. Si lavora perché ciò accada nel 2013.
La Sovrintendenza sta abbassando le difese rispetto alle due scogliere da installare, queste le opere a mare che servono per ospitare le regate. Diminuiranno notevolmente i costi e ci sarà la riqualificazione del Lungomare e in particolare della Villa Comunale.
Procediamo con ordine. Le stazioni appaltanti sono il provvedidorato alle opere pubbliche per ciò che concerne le opere a mare e l’Arin per quello che riguarda le opere a terra. Nelle acque si formeranno due scogliere dal costo inferiore ai 5 milioni. Complessivamente meno di 300 metri. Il piatto forte è quello che si farà a terra, con lavori che restituiranno all’antico splendore il Lungomare e soprattutto la Villa. Via – finalmente quella polvere gialla che tanto fastidio ha dato in questi anni. Saranno rifatti per intero i vali, a disposizione ci sono 600mila euro. Poi si metterà mano al rinforzo dell’illuminazione. Al termine dei sette giorni di regate, nella sostanza, i napoletani si ritroveranno con un pezzo simbolico della città recuperato. Con le annesse location interne. A cominciare dalla Casina del Boschetto. Ora ci sono i fondi, gli architetti del Comune dovranno garantire che in 90 giorni i lavori saranno ultimati. E pare proprio che si possa fare. Quindi la Casina pompeiana. Per l’accoglienza degli atleti e degli ospiti americani verrà utilizzato anche lo splendido Circolo del Tennis. Insomma tutto procede – da un punto di vista burocratico – speditamente. Ieri in fin dei conti è stato approvato il progetto che verrà sottoposto agli americani il cui arrivo è imminentissimo. Ora bisognerà cantierizzare il tutto. Ma nei tre enti locali e all’Unione industriali si respira grande ottimismo. L’impegno è minore rispetto a Bagnoli e i tempi dovrebbero sufficienti per installare il villaggio dell’America’s Cup che impegnerà tutta l’area che nei giorni festivi diventa pedonale.
A Palazzo San Giacomo c’è la soddisfazione per non avere perso l’evento ma anche l’amarezza per non averlo potuto disputare a Bagnoli. Le regate avrebbero acceso i riflettori su un’area bisognosa di grandi investimenti e del completamento della bonifica. Il timore è che Bagnoli possa pagare ancora più caro il prezzo di quella che è autenticamente una mazzata. Ecco perché fin da adesso in Comune ci si sta battendo per avviare quelle opere di risanamento che potrebbero di qui a 13 mesi consentire di far regatare i bolidi del mare nel golfo di Bagnoli. Inutile sottolinearlo: il problema è la bonifica della colmata a mare.

 

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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