Andiamo ad analizzare il girone C, terzo ed ultimo girone della Coppa America, dove troviamo l’Uruguay, una delle pretendenti al titolo, sfidare Perù, Messico e Cile, in un girone di ferro, ogni nazionale si affiderà alle sue stelle per la vittoria finale.
URUGUAY
E’ probabilmente la squadra favorita del girone, nella sua rosa può annoverare stelle del calibro di Forlan, attaccante dell’Atletico Madrid e l’ attaccante del Liverpool, Luis Suarez che con l’attaccante del Napoli, Edinson Cavani, formano un tridente d’attacco di elevata caratura. L’allenatore Oscar Tabarez, schiera un 4-3-3, con una difesa robusta, un centrocampo di quantità, che copre e serve al meglio il trio d’attacco. La Celeste ha vissuto un momento magico durante gli ultimi mondiali, disputati in Sudafrica, infondendo nella nazionale uruguagia la fiducia di poter tornare ai fasti di un tempo. Dopo un girone qualificatorio poco brillante, la squadra di Tabarez ha dato il meglio di sè nel mondiale, raggiungendo il quarto posto finale grazie ai gol del trio terribile. La rosa attuale è pressochè la stessa di quella dei mondiali, oltre al già citato trio di attaccanti, c’è anche l’altro ‘napoletano’ Walter Gargano, senza contare i numerosissimi ‘italiani’ in rosa.
PERU’
La nazionale allenata da Sergio Markarian è la meno conosciuta del girone. Il Perù è una squadra giovane e quindi ha con sè tutti i vantaggi e gli svantaggi di tale condizione. Il modulo con cui il Perù si schiera è un 4-4-2 che a seconda delle occasioni si può trasformare anche in un 5-4-1. Con la dipartita di pezzi da novanta come Pizarro e Farfann, il suò giocatore più rappresentativo è senza dubbio Juan Manuel Vargas, centrocampista della Fiorentina. I risultati recenti del Perù non sono esaltanti, la qualificazione ad un mondiale manca ormai da Spagna ’82, mentre nell’ultime tre edizioni della Coppa America il Perù non è mai riuscito ad andare oltre i quarti di finale.
MESSICO
La nazionale centro-americana si presenta a questa Coppa America con molto entusiasmo, recentissima è la vittoria della Gold Cup, competizione destinata alle nazionali del gruppo centro-nord americane. ma con il peso ingombrante dello scanadlo scommesse-squillo appena scoppiato. Con Il CT Aguirre, che ha ereditato la panchina da Sven Goran Eriksson nel 2009, ha conquistato subito la Gold Cup di quell’anno e con 5 vittorie consecutive durante le qualficazioni portò il Messico ai mondiali in Sudafrica. Nella Coppa del Mondo i messicani vengono sconfitti agli ottavi dall’Argentina, ma il Messico mostra un buon calcio e oltre al evergreen Blanco, salgono alle luci della ribalta i ragazzini terribili Vela,Dos Santos ed Hernandez. Dopo la conquista nello scorso mese della Gold Cup, la nazionale messicana è stata travolta da uno scandalo che ha coinvolto giocatori e staff, giungendo così a questa Coppa America con una formazione di under 22, in cui l’unico superstite dei ragazzini terribili è Dos Santos. Il modulo schierato da Tena (attuale allenatore) sarà un 4-1-4-1.
CILE
Il Cile è la squadra che completa quest’ultimo girone. I ragazzi di Claudio Borghi si presentano a questa competizione con una rosa ai ranghi (quasi) completi. Nel 3-5-2 cileno spiccano i nomi del centrocampista del Bayer Leverkusen Vidal, più volte accostato al Napoli, ma soprattutto dell’attaccante dell’Udinese Sanchez, oggetto del desiderio dei Top Club europei, altri da segnalare sono Isla e Suazo, mentre la maggior parte dei giocatori proviene dal campionato cileno. I recenti risultati del Cile, segnano una nazionale in crescita e nel 2010 il Cile è riuscito a raggiungere i mondiali dopo i tentativi falliti nelle precedenti due edizioni, giungendo anche agli ottavi, dove la formazione cilena è stata battuta dal più forte Brasile. In Coppa America il Cile non è mai giunto oltre il terzo posto e nell’ultima edizione del 2007 è arrivato ai quarti di finale.
Servizio a cura di Raffaele Di Guida
