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Coppa America: Girone B, “B” come Brasile!

I verde-oro favoriti, attenzione però al Paraguay. Completano il girone Ecuador e Venezuela

Alla vigilia dell’inizio della Coppa America, che si svolge in Argentina, sembra doveroso andare a presentare il girone dove compete chi più di tutte le altre vuole trionfare qui, proprio in casa del rivalissimo: il girone B, dove troviamo appunto il Brasile, l’Ecuador, il Paraguay e il Venezuela.

 

Il Brasile

Era il 2 luglio del 2010 quando la Seleçao fu eliminata a Port Elizabeth dall’Olanda nella fase finale del Mondiale in Sudafrica. Una sconfitta, quella, che costò la panchina all’allenatore Dunga solo due giorni dopo. I giorni tra il 23 e il 24 dello stesso mese furono alquanto singolari: la federazione aveva effettuato la propria scelta, ricaduta sul tecnico della Fluminense Ramalho. Il club però si oppose in maniera molto forte, non volendo liberare il proprio tecnico ed impedendo di fatto questo matrimonio. Così, il giorno dopo alla Federazione non rimase altro da fare che prendere atto della situazione e cambiare obiettivo: Mano Menezes del Corinthias non ebbe gli stessi problemi del collega, e accettò l’incarico. Vari gli obiettivi dei Pentacampeones, da quelli a breve distanza, ottenere il trofeo della Coppa America proprio in casa dell’Argentina, ai progetti più lungimiranti, come vincere il prossimo Mondiale nel 2014 in casa propria, spezzando quindi il dominio intercontinentale della Spagna degli ultimi anni. Tanti gli “italiani” all’interno della rosa, sei per la precisione: pari e patta per le due squadre di Milano, con Lucio, Julio Cesar e Maicon su sponda interista, Thiago Silva, Pato e Robinho invece dal Milan. Tanti altri poi i nomi che rappresentano obiettivi di mercato non solo di società italiane, ma delle regine d’Europa. Uno su tutti il giovanotto Neymar, per il quale le sirene del Real Madrid suonano da tempo, così some il suo compagno di squadra nel Santos, Paulo Ganso, il quale a fine campionato sembrava scontato il suo passaggio in una delle due squadre del capoluogo lombardo. Tanto talento in questa formazione che ha sempre affascinato tanto quanto l’Argentina ma che forse più della rivale in passato ha avuto i centimetri dalla sua parte, mentre quest’anno Menezes ha scelto il suo parco attaccanti ricercando più la velocità che la statura. Una delle sue formazioni tipo vede un 4-4-2 con Julio Cesar tra i pali, Maicon (preferito a Dani Alves) e Andre Santos ai lati e Lucio e Thiago Silva centrali. A metà campo Leiva regista con Sandro, Elano e Ramires, anche se è probabile l’innesto di giovani talenti come Ganso, magari a qualificazione acquisita o nei momenti finali delle gare. Il reparto offensivo vedrà uno tra Pato e Robinho affiancare Neymar, dal quale tutti si aspettano molto. Dei due milanisti il secondo è favorito sul primo, non proprio al massimo della sua condizione. Questa dunque un’ipotesi, ma altri schieramenti sono possibili, il 4-2-3-1 o il 4-2-1-3, il tutto dipende da che ruolo il mister vorrà che gli esterni offensivi rivestano, se attaccanti o trequartisti. In questo modo si libererebbe un posto tra centrocampo e attacco, dove si potrebbe vedere il già citato Ganso dietro a Robinho e Neymar che supporterebbero la punta centrale Pato, qualora dovesse essere disponibile. Inoltre, da ricordare la presenza in panchina dell’ex Lione Fred, accostato diverse volte in passato al Napoli.

L’Ecuador

Fallita la qualificazione a Sudafrica 2010, si è scelto di fare un passaggio di testimone per il ruolo di C.T. dell’Ecuador. Via dunque Sixto Vizuete, è stato designato Reinaldo Rueda come suo successore. L’ex tecnico della Colombia e Honduras può vantare tra le sue fila Banguera, portiere militante nel Barcellona, e Antonio Valencia, esterno del Manchester United. Nessun giocatore appartiene a club italiani. L’allenatore ha sempre avuto tra le sue qualità la capacità di utilizzare diversi moduli. Difficile, quindi, dire come scenderà in campo il suo contingente. Il ruolo che riveste il centrocampista Ayovi rende l’idea: partendo come terzino la squadra può passare in qualsiasi momento da un contenuto 4-4-2 ad un molto più offensivo 3-4-3 avanzando il giocatore in linea mediana. E pensare che questo ragazzo ha disputato qualche gara anche come punta! Ipotizzando uno schieramento, dovremmo vedere il portiere Elizaga in vantaggio sul collega Banguera. Difesa formata da Checa, Erazo, Ayovi su un out e uno tra Reasco e Caicedo sull’altro esterno. A metà campo Valencia, leader della squadra dovrebbe formare il reparto con Castillo e Noboa al centro e Arroyo sulla fascia sinistra. Davanti l’ex Birmingham Benitez farà coppia con Caicedo, ex Manchester City. I due non hanno certo brillato nella Premier League, anche se hanno riscattato il loro valore altrove. 

 

Il Paraguay

 

Il Paraguay, presente nello stesso girone dell’Italia al Mondiale sudafricano e forse causa della nostra eliminazione, forse non arriverà ad avere la certezza di qualificazione del Brasile, ma sicuramente è un bel po’ avanti, come individualità e collettivo, alle altre due squadre. Grande assente sarà Oscar Cardozo, punta del Benfica. Il tecnico Geraldo Martinez ha a disposizione nel suo contingente un giocatore che milita nel campionato italiano: Edgar Barreto dell’Atalanta. Il suo modulo prevede una difesa composta da quattro giocatori. I nomi dei titolari sono ancora celati, ma uno dovrebbe essere prevedibile, trattandosi di Da Silva del Real Zaragoza. Il suo compagno di reparto potrebbe essere uno tra Veron del Pumas, e colui che ha personificato il mietitore della selezione italiana, il giocatore del Wigan Alcaraz. A destra Caceres è favorito sui compagni tanto quanto Marecos dovrebbe conquistare la maglia da titolare per la corsia sinistra. Con la difesa a quattro, si hanno le stesse possibilità di vedere il centrocampo a tre o a quattro. Il tutto dipenderà da ciò che il mister richiederà, se un modulo spregiudicato o meno. In ambedue i casi dovremmo trovare Riveros in compagnia di Santana e Barreto, in vantaggio rispetto a Vera. Nel caso della formazione 4-4-2 si potrebbe vedere anche Estigarribia, un ragazzo sul quale il commissario tecnico ha puntato molto, sperimentandolo in diverse situazioni e predisponendolo anche al cambio modulo a gara in corso. Il reparto offensivo vedrà quasi certamente il tandem Santa Cruz- Barrios, con un Valdez più che pronto per rilevare uno dei due in qualsiasi momento. Si spera, inoltre, che sugli spalti si possa ammirare nuovamente la portafortuna del contingente paraguaiano nella Coppa del Mondo 2010, Larissa Riquelme. Quando la sua presenza unisce l’utile (il buon auspicio) al dilettevole non è mai un male, e non solo per i Guaranìes.

 

 

Il Venezuela

Il Venezuela ha ben poche possibilità di spuntarla in questo girone, volendo essere ottimisti. Sembra che l’unico obiettivo realmente alla portata dei Vinotinto sia il terzo posto che potrebbe garantire il passaggio alla fase finale. César Alejandro Farías Acosta, coach di questa nazionale, potrà contare su diversi elementi che militano in campionati europei, dal difensore del Twente, Rosales, ai centrocampisti sparsi per la Germania: dall’Amburgo proviene Rincon, mentre Orozco ha vestito la maglia del Wolfsburg e Arango quella del Borussia Moenchengladbach. Il 4-2-3-1 predisporrà in campo Vega tra i pali, difesa composta da Rosales, Perozo, Lucera e Cichero. Sulla linea mediana troveremo Arango e Orozco. Infine, Rincon, Miku e Seijas supporteranno l’unica punta, Josè Rondon del Malaga. In panchina troviamo l’ultimo dell’elenco degli “europei”: l’attaccante Nicolas Fedor del Getafe.

 

Dunque, le premesse sono state poste. Non resta che attendere il fischio d’inizio, e vedere il pallone dove rotola.

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p class=”MsoNormal” style=”MARGIN: 0cm 0cm 10pt”>Da Emanuele Romolo Criscuolo, buona Coppa America a tutti.

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