Il 27 marzo attraccherà a Napoli la prima nave portacontainer con il materiale dell’America’s cup. Il conto alla rovescia è cominciato ma gli operatori di settore dell’incoming turistico, obiettivo principe della manifestazione partenopea, lamentano ritardi organizzativi e comunicativi. Associazioni e albergatori uniti al grido di «fate presto», perché i ritardi dello scorso anno, a causa dei quali la manifestazione è piombata su Napoli con scarsa comunicazione esterna, rischiano di ripercuotersi anche nell’edizione 2013 nonostante si sia partiti un po’ prima.
«Il fatto stesso che le World Series di America’s cup siano state presentate alla Bit di Milano – ricorda il presidente degli albergatori partenopei Salvatore Naldi – è un fatto di grande importanza ma il riscontro dell’evento nel mondo e in Italia ancora non si sente. Come operatore di settore il mio parere non può essere positivo. Non tanto per l’evento in sé, che è una grande manifestazione, ma per come ci si sta muovendo con l’organizzazione. Prenotazioni non ce ne sono e nemmeno gli equipaggi hanno fatto sentire la loro voce. Il problema è relativo ai bandi di comunicazione che non sono ancora operativi e quindi non è possibile stabilire contatti». Ritardi organizzativi inammissibili per Naldi. «Non giustificabili assolutamente. Se nel 2012 siamo partiti all’ultimo momento, quest’anno non ci sono scuse». Naldi apre anche un altro capitolo, quello del Forum delle Culture. «Non si sa che fine abbia fatto. Non vorrei che i grandi eventi fossero fatti solo per immagine».
Ettore Cucari, presidente della Fiavet Campania, l’associazione delle imprese di viaggi e turismo rilancia. «Più che l’attesa della manifestazione sembra stia aumentando l’attenzione per l’attesa della manifestazione. Le cose non si muovono e i risultati ovviamente non arrivano. Se pensiamo che la Coppa America serva per aumentare l’incoming siamo fuori strada. La Coppa America deve costituire la prova generale per organizzare qualcosa di buono con obiettivo futuro l’incoming turistico. Attenzione a non ripetere gli stessi errori. Gli eventi servono per migliorare il territorio. A Torino con i soldi delle Olimpiadi la città ha fatto progressi. A Napoli la cassa armonica della Villa Comunale è ancora senza ghirlanda smontata nel 2012. Utilizziamo questo evento per cominciare a capire che bisogna programmare per il futuro da subito. Senza parlare del Forum delle Culture. Posso farle una domanda?». Prego. «Che fine ha fatto quella manifestazione presentata così in pompa magna? Nessuno mi sa rispondere».
Dalle associazioni di categoria agli albergatori la musica non cambia. «Per quanto ci riguarda – spiega Marco Zuppetta, direttore marketing del Royal Continental – siamo fiduciosi. Aspettiamo la comunicazione integrata dell’evento e siamo convinti che potrà essere un successo». Ma bisogna fare presto. E intanto i circoli che si sono costituiti nel comitato promotore «Grande Vela» per l’organizzazione delle manifestazioni collaterali, Savoia, Italia, Posillipo, Canottieri, Lega Navale, Torre del Greco, Nautico, sezione velica Marina Militare, stanno mettendo a punto le ultime strategie per le due manifestazioni che precederanno la settimana di Coppa America: la Velalonga del 13 aprile e la Coast Parade del 14. Tra i team partecipanti anche le due imbarcazioni di Luna Rossa, New Zealand, Oracle egli inglesi di Bar con il pluriolimpionico Ben Ainslie.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
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