SANTA FE – Due partite e altrettanti pareggi. E meno male che l’Argentina in porta ha Romero, il migliore in campo contro la Colombia, se non fosse stato per il numero 1 dell’AZ Alkmaar (decisivo anche con la Bolivia) a questo punto la Seleccion sarebbe sull’orlo dell’abisso, così invece, per passare al secondo turno, dovrà solo battere lunedì prossimo il Costa Rica, probabilmente la più debole delle 12 della Coppa America. Una magra consolazione perchè adesso tutta l’Argentina è contro l’Argentina: fischi e insulti, cori inneggianti a un ritorno in panchina di Diego Maradona, così il pubblico di Santa Fe (nello stadio che ha un nome emblematico ‘Cementerios de los Elefantes’) ha risposto allo 0-0 che la Colombia, si può dire ha regalato agli avversari. E appena terminata la partita, nonostante l’ora tarda, le critiche, pesantissime, hanno fatto il giro di radio, tv e web. Una pena l’Argentina, in tutti i settori, una difesa allo sbando, un centrocampo che non si è visto, un Mascherano graziato dall’arbitro, falli, uno dietro l’altro e nemmeno un cartellino giallo. Un mistero. Il reparto offensivo? A un certo punto ce n’erano quattro di attaccanti, ma pericoli zero. E Messi? Ma c’era in campo? Non si è visto, l’ombra di se stesso, giusto un passaggio smarcante per Lavezzi e un tiro in porta, una punizione dall’angolo destro dell’area finita alle stelle, oltre dieci metri dalla porta. L’immagine dell’impotenza e a vederlo in tribuna c’era tutta la famiglia, ma nemmeno la vicinanza del padre fino ai nipoti lo ha scosso. Colpa sua o della posizione oppure dei compagni che non l’hanno cercato: si può scegliere, ma il risultato è sempre lo stesso, Messi è stato nullo.
SVARIONI IN DIFESA – E’ lenta l’Argentina gioca in orizzontale e lo fa da subito. La Colombia al contrario fin dai primi minuti fa capire che non è venuta a difendersi, punta al successo, al contrario di quanto pensava Batista. Al 19′ la prima grande occasione, centro di Moreno sui piedi di Ramos solo davanti alla porta avversaria, incredibilmente fuori, Al 25′ invece ci pensa Milito con un raccapricciante passaggio al portiere, c’è il fallo da rigore di Burdisso su Ramos, ma l’arbitro brasiliano fa continuare e Moreno, si chiede ancora perchè, la butta fuori. Al 34′ l’unica vera occasione da gol dell’Argentina, palla in profondità di Messi per Lavezzi, ma il Pocho non ne approfitta e Martinez respinge.
MESSI NON SA PERCHE’ – Poi comincia a farsi vedere Romero che neutralizza due tiri da fuori area di Moreno e Falcao. Messi non c’è, Sanchez lo neutralizza giocando in maniera impeccabile e senza ricorrere ai falli e a un certo punto la Pulga si ferma in mezzo al campo, sguardo perso, poi la maglia sul viso, testa bassa, non si guarda neanche attorno, nemmeno lui sa cosa sta succedendo. E Batista, nonostante i magri risultati, aspetta fino al 17′ della ripresa per effettuare il primo cambio, che poi sono due, dentro Gago e Aguero fuori Cambiasso e Lavezzi. Ma questa volta non ci sono sussulti, nemmeno con l’ingresso, 10′ più tardi di Higuain al posto di Banega. Con quattro punte ‘spuntate’, Tevez appena un tiro in porta in 90′, la Colombia trova più spazi e prima Guarin poi Falcao fanno gridare al gol, poi su errore di Burdisso, ci prova anche Gutierrez, appena entrato, ma in porta c’è Romero, l’Argentina si salva anche stavolta e la Colombia è a un passo dalla qualificazione.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
F.C.
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