Il ct del Perù Markarian: «Vogliamo la finale la vittoria sulla Colombia ci ha molto unito e dato ancora più forze» Il ct dell’Uruguay Tabarez: «Lottare sempre fa parte di noi. Forza, grinta e cuore, in semifinale dobbiamo giocare così»
BUENOS AIRES – Non sarà Cavani a rappresentare il Napoli nella prima semifinale di Coppa America, con tutta probabilità toccherà invece a Gargano portare i colori azzurri nella Celeste. L’Uruguay questa sera (notte in Italia) dovrà vedersela con la sorpresa Perù, allenata proprio da un allenatore uruguaiano, Sergio Markarian, che, iniettando gioco e disciplina, ha riportato in semifinale i peruviani dopo una assenza lunga 14 anni.
IL PRECEDENTE? UN PARI
Uruguay e Perù si sono affrontate già nella fase eliminatoria, l’incontro si chiuse in parità, 1-1 con gol di Guerrero e Sanchez. Ma da quel giorno entrambe le formazioni di strada ne hanno fatta, superando ostacoli e infortuni. Specialmente l’Uruguay che dal secondo match con Cile ha perso El Matador Cavani e, a meno di clamorosi recuperi dell’ultima ora, il bomber del Napoli non dovrebbe andare nemmeno in panchina in questa semifinale. Promozione in vista invece per Gargano, uno dei rigoristi perfetti dell’Uruguay contro l’Argentina, e che è il candidato numero 1 a sostituire Perez, squalificato, si giocheràil posto con Eguren. Anche Victorino si è bloccato per infortunio, al suo posto, scontata la squalifica,tornerà Coates.
MUSLERA PER IL BIS -Migliore in assoluto contro l’Argentina, Fernando Muslera spera di non dover svolgere ancora un super lavoro, anche se è convinto che con il Perù sarà una dura battaglia:« E’ un grande rivale
– ha detto –come lo sono tutti è forte e sa quello che vuole, c’è un motivo seha eliminato la Colombia, una delle migliori formazioni viste nella Coppa America » .L’Uruguay, che con l’Argentina, ha vinto il maggior numero di volte la Coppa America, manca da una finale dal 1999, quando perse 3- 0 con il Brasile, mentre l’ultimo successo risale al 1995, quando battè la Seleçao ai rigori. Il Perù invece ha due titoli in bacheca, nel 1939 il primo e nel 1975 il secondo, e per ora, ultimo.
LA CARICA -Il Maestro Tabarez sa da dove uscirà la forza per superare tutti gli imprevisti:«Lottare in ogni incontro è qualche cosa che fa parte di noi– ha spiegato –questo è l’Uruguay, forza, grinta e cuore e contro il Perù dobbiamo giocare in questa maniera » .
FIDUCIA PERÙ -Trascinato da un Vargas in condizioni eccellenti, il giocatore della Fiorentina è diventato il leader (gioca, segna , ma si mette anche a ballare durante gli allenamenti), ecco che il Perù non si pone più limiti e Markarian crede che la sua squadra possa passare, dal gruppo delle migliori quattro, alla finale per il titolo:« Pensiamo a vincere– ha detto il ct –il successo sulla Colombia ci ha unito e ci ha dato più forze ancora. Adesso pensiamo alla finale. Dio voglia ci si possa arrivare ».Markarian sa però che la strada per l’ultimo atto della Coppa America non sarà semplice:«Loro, come noi– ha aggiunto –dovranno fare l’inventario delle forze dopo i due dispendiosi quarti di finale, sappiamo benissimo che l’Uruguay è sempre capace di straordinarie imprese » .
La Redazione
P.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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