La settimana delle prove. Tante, differenti, variegate sin dal primo giorno di allenamento. Perché le squalifiche di Campagnaro e Britos e l’infortunio di Maggio, nonché lo schieramento del Catania, inducono a una mutazione genetica, di uomini e di tattica, che Mazzarri dovrà valutare con attenzione estrema. La soluzione prediletta? Stando alle prove di ieri, linea difensiva a quattro con gli esterni colombiani; Mesto, Dzemaili e Behrami in mezzo, con Inler a riposo e Hamsik a galleggiare tra la mediana e le linee; e poi Cavani e Pandev in attacco. La candidatura di Grava, prove alla mano, però resiste ancora.
LA MASCHERA – E allora, Napoli ancora un po’ mascherato. Ma Napoli che oggi, per forza di cose, si svelerà in occasione della rifinitura che precederà il ritiro: in difesa e a centrocampo, ovviamente, perché l’attacco, anzi gli interpreti deputati a fare male dalla trequarti in su, anche domani con il Catania saranno quelli che nelle ultime partite hanno recitato il copione del tecnico dal primo minuto. Ovvero Hamsik, domani una chiave tattica più che mai, Cavani e Pandev.
TESTA A TESTA – Questo, il prodotto finito che si va profilando. Lo schieramento da opporre a un Catania che, a quanto pare, verrà a giocarsela fedele al credo di Maran, e dunque con i tre attaccanti: i due piccoletti terribili, Gomez e Barrientos, e il bisonte Bergessio. Un tridente argentino molto temibile, altro che storie. Fermo restando gli avversari e il modulo, la formazione azzurra prende forma anche attraverso un po’ di testa a testa tra colleghi: Mesto nettamente favorito su Maggio, che anche ieri ha lavorato con il tutore alla mano ma che comunque, con ogni probabilità, non sarà rischiato: l’intervento è troppo recente. E ancora: Dzemaili confermato dopo l’ottima prestazione di Parma, e il rientrante Behrami (dopo la squalifica) più quotato di Inler nel ruolo di guastatore.
PRONTO GRAVA – Mazzarri, comunque, ha ancora qualche dubbio. Anzi uno, più che altro, che potrebbe cambiare un bel po’ di cose: l’impiego di Grava, marcatore ideale per tipi come Gomez, dal primo minuto. Sì, il rilancio del soldato è la mossa che il tecnico azzurro sta valutando ancora attentamente: dentro lui nei quattro di difesa, Zuniga a sinistra e fuori Armero. Il modulo, insomma, è l’unica certezza, a meno di un Catania a sorpresa senza tridente e più coperto. Le rifiniture di oggi, le due rifiniture, andranno osservate attentamente.
VAI MESTO – A Radio Marte, intanto, Mesto guarda oltre la tattica: «A prescindere da chi giocherà, bisognerà continuare a mantenere il passo della Juve» . Una curiosità: ieri gli azzurri sono stati accolti da un gruppo di senegalesi, schierati con tamburi e sciarpe all’esterno del centro sportivo: suoni e colori d’Africa.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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