Tre anni e due mesi. Ecco quanto è passato dalla prima partita di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli, da quel Napoli-Bologna del 18 ottobre 2009 a quello di stasera. Tre anni fitti fitti, tre anni con molti più chiari che scuri, tre anni di tante cose belle e poche meno belle. Ma, soprattutto, tre anni di crescita fulminea. Questo è molto ma pure sicuro. Una crescita iperbolica, uno schizzare in cielo che però non ha niente a che vedere con quelle cattive riuscite dei tempi che furono, quelli di Icaro. Il Napoli va su, sempre più su, flette davvero poco, e guadagna consensi non solo in ambito nazionale ma, sicuramente, anche in quello internazionale. E senza paura di bruciarsi le ali.
LA RIMONTA – Ma torniamo all’inizio di quel Napoli arrembante, quello delle delizie con poche croci. Tre anni e due mesi fa con gli emiliani e col nuovo mister, al San Paolo, non cominciò benissimo, poiché il Napoli dei Lavezzi, Hamsik e Quagliarella, andò sotto in un quarto d’ora (Adailton), facendo temere il peggio. Di tutt’altro tono la ripresa. Gli azzurri presero il coraggio a due “piedi” e gli assalti (erano stati parecchi nella prima frazione, ma inconcludenti) presero corpo, ma soprattutto divennero redditizi. Prima il raddoppio fallito di Di Vaio, poi però il pareggio di Quagliarella. Gli azzurri si fecero più pressanti ed il Bologna di Papadopulo, Osvaldo e l’ex Zalayeta (ma soprattutto di Britos) subì la rimonta in perfetto stile Mazzarri. Al 91′, per il 2-1, esplose il San Paolo come in tante altre occasioni: assist del Pocho e tocco vincente di Christian Maggio, un fedelissimo del nuovo mister ai tempi della Samp.
E POI – E poi riprese la magica galoppata del Napoli verso l’azzurro più intenso. Con tre momenti culminanti, tre step fondamentali per il pieno rilancio azzurro: a partire dalla qualificazione in Europa League nella prima arrembante stagione di Mazzarri, a finire con la conquista della Coppa Italia nell’ormai storica notte dell’Olimpico romano. In mezzo, il terzo posto nella stagione 2010/11, viatico per una Champions da incorniciare. Quella dei Manchester City ed i Villareal cassati dalla competizione, quella del Chelsea messo sfacciatamente alle corde. Ma poi, più promesse mantenute che altro, poiché tutte queste bellissime cose solo qualche anno prima erano inimmaginabili.
PRECEDENTI – Con Walter Mazzarri il Napoli ha incontrato sei volte il Bologna in campionato. Bilancio moderatamente favorevole agli azzurri, che ne hanno vinte tre, pareggiandone solo una e soccombendo due volte. Particolarmente dolorosa l’ultima sconfitta (2-0 il 6/5/12) che precluse ai sin troppo tesi partenopei (piccola rissa finale) il terzo posto, e quindi la Champions. Molto soddisfacente invece il 4-1 del novembre 2010, con doppio Hamsik, il Cavani del “che te lo dico a fare” e un Maggio ad aprire. A due minuti dall’inizio. Ancora lui.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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