L’ora e mezza di Blerim. Sembra dunque tornata. Poiché stavolta il ballottaggio col connazionale e compagno di reparto Inler dovrebbe volgere a suo favore. Fuori dalle politiche di alternanza invece la terza “guardia svizzera”, quel Valon Behrami che ha saputo calamitare le simpatie dei supporter quasi immediatamente. Mettendoci cuore, anima e anche testa, sino a convincere definitivamente anche Mazzarri, con prestazioni di assoluta intensità e spessore. Eppure è l’ultimo arrivato dei rossocrociati. Dzemaili invece è stato il primo, precedendo di una decina di giorni colui che aveva affiancato anche nello Zurigo, e che verosimilmente andrà a rilevare domani sin dall’inizio. Acquistato però per la metà di Inler. Sì, perché il 26enne nato a Tetovo, è stato prelevato dal Parma per una cifra ammontante a nove milioni (fra conguaglio e cessioni definitiva di Blasi e in prestito di Santacroce) per poi giocare un po’ a “spizzichi e mozzichi”, di certo meno del compagno di reparto, e spesso subentrando a match in corso. Utilissimo in qualche occasione, non all’altezza in altre, ha le caratteristiche del “factotum”. Sa fare cioè un po’ di tutto, ma senza eccellere in qualcosa di particolare. La corsa ce l’ha, riesce a contrastare e, se ispirato, anche a costruire qualcosa di decente. E pure a tirare in maniera redditizia, tenuto conto che, nella prima stagione in azzurro è riuscito a segnare tre volte (a Lecce, Novara e Catania) e una in quella in corso alla Fiorentina, martirizzando peraltro con due reti l’Aik Solna in Euroleague. Uomo di fatica che però si è sempre dichiarato anche uomo di costruzione, potrebbe assicurare nel preventivato duetto con Behrami maggior sostegno alla difesa, ma anche un più elevato dinamismo nella fascia centrale del campo. Cosa che in questo momento serve come il pane, poiché l’ultimo Napoli, quello che stenta (ad aprirsi varchi soprattutto), è anche un po’ Narciso. Indugia troppo spesso a specchiarsi, rinunciando così a quell’effetto sorpresa spesso rivelatosi devastante. Quest’anno in campionato 24 presenze (31 in tutto) giocando partite intere soprattutto in abbrivio di campionato (con Fiorentina, Parma e Catania) e poi Genoa, Milan, i ritorni di Parma e Catania. Alcune di queste proprio in coppia dall’inizio con Behrami, connubio vincente con Fiorentina, Genoa e Catania. E se poi, quel “tu per tu” (sprecato) con Buffon, gli fosse riuscito il primo marzo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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