Novità d’attacco, è lo spot della partita con il Cesena: fuori Hamsik, ci sarà Dzemaili, uno del coro, sul palco dei tenori. Promosso lui, sì, e poi dentro anche Pandev e Cavani: con Lavezzi squalificato e lo slovacco prescelto per il giro del turnover, toccherà allo svizzero completare il reparto insieme con Goran e il Matador. Ma non solo: novità anche in difesa, con Aronica centrale al posto di Cannavaro e Britos alla seconda consecutiva.
LE NOVITÀ – E allora, l’elenco completo. L’elenco filtrato ieri in occasione della rifinitura: De Sanctis in porta; trio difensivo composto da Campagnaro, Aronica e Britos; Maggio a destra, Dossena a sinistra e mediana completata da Inler e Gargano; Pandev e Dzemaili alle spalle di Cavani, dicevamo. Rispetto alla partita di domenica con il Genoa, dunque, saranno quattro le novità di partenza: Aronica, Maggio, Inler e il Matador.
REMAKE – Un poker di nomi seminuovi, nel senso che i quattro giocatori non sono partiti dal primo minuto a Genova ma fanno comunque parte della lista dei titolarissimi di Mazzarri. E anche gli spostamenti di Dzemaili sulla trequarti e di Aronica al centro della difesa, in realtà, sono film già visti: a Manchester contro il City, quando uscì Lavezzi, il centrocampista giocò infatti più avanti con Hamsik e Cavani; con il Chievo a Verona e con il Lecce al San Paolo, invece, il mancino Totò si ritrovò a dirigere la difesa in assenza di Cannavaro.
IL CAPITANO – A proposito del capitano: riposerà, perché dopo il colpo al piede subito da Mesto a Marassi e con il Milan in vista è ovvio che riposi, ma è comunque stato convocato. Ha stretto i denti e ha lavorato, l’irriducibile Cannavaro: lo staff medico del dottor De Nicola lo ha trattato e rimesso in piedi a tempo di record e lui ha fatto regolarmente parte della comitiva in ritiro. Un esempio.
IL TURNOVER – Una conferma, invece, il turnover. Obbligato da un calendario stracolmo di impegni e dalla necessità di staccare spine e cervelli. Gli uomini, comunque, non mancano: da Fernandez a Donadel, passando per Vargas e Grava, che fino a ieri è stato in ballottaggio con Campagnaro. Il gladiatore Grava scalpita, sta bene, ha voglia di rientrare: le sue doti di marcatore lo rendono una pedina di rara utilità nel gioco del turnover.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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