Quelli che giocano sanno perfettamente cosa chiederà ad una serata (apparentemente) superflua… E quelli che guardano sono consapevoli di dover essere pronti e sempre, perché pure quando il gioco non è ormai più duro bisogna essere carichi per mettersi a giocare. Quelli che hanno l’etichetta di titolarissimi l’hanno capito: per (quasi) tutti è un’ora e mezza per la Storia (con la miauscola)… E quelli che invece restano in panchina l’hanno afferrato: è un’ora e mezza (ulteriore) per mostrare le proprie capacità psicologiche, la tenuta mentale. Quelli che partono, nel pomeriggio, hanno in testa il codice Mazzarri: 3-4-1-2, con variazioni sul tema; e in questo viaggio, c’è la speranza di sistemare i conti definitivamente con le statistiche, c’è un Cavani che va alla ricerca dei trenta gol, c’è un Pandev che ritrova l’Olimpico, ci sono mille e un motivo per far bella figura. Quelli che cominceranno, domani sera, sono i padroni (attuali) dei rispettivi ruoli: i titolarissimi, per dirla alla Mazzarri.
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