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Contro la Roma può esordire Radosevic

Altra occasione per Rolando che fino ad ora ha giocato buone partite

Quelli che giocano sanno perfettamente cosa chiederà ad una serata (apparentemente) superflua… E quelli che guardano sono consapevoli di dover essere pronti e sempre, perché pure quando il gioco non è ormai più duro bisogna essere carichi per mettersi a giocare. Quelli che hanno l’etichetta di titolarissimi l’hanno capito: per (quasi) tutti è un’ora e mezza per la Storia (con la miauscola)… E quelli che invece restano in panchina l’hanno afferrato: è un’ora e mezza (ulteriore) per mostrare le proprie capacità psicologiche, la tenuta mentale. Quelli che partono, nel pomeriggio, hanno in testa il codice Mazzarri: 3-4-1-2, con variazioni sul tema; e in questo viaggio, c’è la speranza di sistemare i conti definitivamente con le statistiche, c’è un Cavani che va alla ricerca dei trenta gol, c’è un Pandev che ritrova l’Olimpico, ci sono mille e un motivo per far bella figura. Quelli che cominceranno, domani sera, sono i padroni (attuali) dei rispettivi ruoli: i titolarissimi, per dirla alla Mazzarri.

CI SIAMO – Le sorprese, a volte, sono occultate con qualche trucco: ma stavolta il Napoli è fatto (o almeno così pare) e va incontro alla Roma per regalarsi un’altra emozione ancora. Rosati resta tra i pali, quelli che De Sanctis gli ha consegnato domenica scorsa, e Rolando e Britos vanno ad occupare rispettivamente il ruolo di centro-destra e centro-sinistra al fianco di Cannavaro, non solo il capitano ma anche il leader d’un settore ormai rodato. In mezzo, Behrami ha smaltito l’accidente capitatogli a Bologna e dunque va bene per far da diga alla retroguardia e al suo fianco si va a sistemare Dzemaili, ormai intepreti del ruolo di mediano-mezzala come piace a Mazzarri. Tra le linee ci sta Hamsik, e chi se non lui, il sostegno ideale per Cavani e Pandev, la coppia di attaccanti con i quali provare a vincere la decima partita esterna e andare ad abbattere un altro primato (mica cosa da poco).
INSIGNE BIONDO… MA RESTA A CASA  Insigne ha un nuovo look (capelli biondi), ma s’è giocato l’Olimpico con l’ammonizione rimediata nell’ultima al San Paolo e allora il primo cambio offensivo diviene Calaiò. E’ in odore di debutto – partendo dalla panchina – Radosevic, due milioni e trecentomila euro lasciati maturare in Primavera. Ma questo viene dopo, perché prima – e rispetto al Siena – va in scena la «controrivoluzione».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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