L’ultimo Napoli è più o meno annunciato: ma la vigilia resta lunga e sino a domenica sera, qualcosa (poco) può cambiare. La lista degli abili è lunghissima: non c’è Campagnaro (infortunato da un po’ e per il quale la stagione s’è chiusa in anticipo), non c’è Insigne (che con l’ammonizione rimediata contro il Siena s’è negato il piacere di mostrarsi alla Roma, che lo aveva inseguito nella scorsa estate) ma ci sono tutti gli altri e anche i dubbi che alimentano gli allenamenti e che inducono a guardar bene nei «fratini», un segnale (quasi) inequivocabile sulle intenzioni dell’allenatore.
Per ora, giocano i titolarissimi attuali: perché Mazzarri vuole il record assoluto di punti e dunque un posto nella storia. Formazione nell’aria: De Sanctis tra i pali; in difesa, Gamberini a destra (in vantaggio su Rolando), Cannavaro centrale e Britos a sinistra; le corsie dovrebbero tornare ai legittimi proprietari, dopo il turn-over massiccio utilizzato con il Siena: Maggio da una parte e Zuniga dall’altra; con Dzemaili in mezzo al campo (l’altra incertezza: altrimenti Inler) e Behrami, ristabilito completamente e dunque in grado di ringhiare, destinato alla copertura della trequarti, lo schermo da sistemare davanti alla difesa. Hamsik farà il pendolo come sua buona abitudine ed il tandem offensivo sembra destinato ad essere completato dagli altri due tenori: quindi Pandev con Cavani, che nella testa ha ora quota trenta.
L’ultima seduta è prevista per domani, la partenza per Roma stavolta avviene in pullman.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
