Dal Catania alla Lazio. E tra Catania e Lazio, il rinvio tormentoso del match con la Juventus e la sconfitta con il Bayern in terra tedesca. Comunque sia, quando il Napoli dopodomani sera tornerà in campo contro Reja e la sua eccellente band, saranno passate giusto tre settimane dall’ultima volta in campionato. Tre settimane e tutta un’altra squadra. Stavolta, infatti, Mazzarri non “risparmierà” sulla formazione. Non baderà a spese (d’energie), non rinuncerà a nulla e a nessuno nonostante l’imminente (martedì sera) sfida con il City di Mancini. E fa niente se l’ultima volta che ha giocato l’ha fatto contro la prima della Bundesliga, se sabato giocherà con la prima del nostro campionato e martedì, per non farsi mancare proprio nulla, se la vedrà con la prima della Premier. Discreto tour, non c’è che dire. Una “fortuna” che chissà se è mai capitato a un’altra squadra.
TITOLARI – Ma tant’è. E allora ecco la prima, importante scelta dell’allenatore: nelle prossime due gare vietato parlare di turn over. Subito, in avvio, sempre il meglio della qualità a disposizione. E infatti il Napoli, dal Catania alla Lazio, cambia molto. In cinque si fanno da parte (Fernandez, Fideleff, Dossena, Santana e Mascara) e al loro posto tornano baritoni e tenori: Campagnaro, Aronica, Maggio, Hamsik e uno tra Dzemaili e Gargano. Sfumature decideranno l’impiego dell’uno o dell’altro. Perché se Dzemaili è rientrato dagli impegni in Nazionale senza lamentare acciacchi né fatica, Gargano – fermo dal match col Cagliari del 29 ottobre – finalmente s’è rimesso bene in piedi ed è pronto a riaccendere il motore. Ecco, qui, se lo vorrà, Mazzarri potrà fare il farmacista e dosare il rientro di Gargano per averlo poi martedì sera ancora più fresco e riposato. L’impressione è che tra i primi undici ci sarà Gargano e poi, magari, Dzemaili gli darà il cambio prima della fine.
BALLOTTAGGIO – L’altro mezzo dubbio riguarda il lato mancino della squadra. Zuniga o Dossena? Ma qui è la logica a dire Zuniga. Il colombiano, infatti, squalificato, in Champions dovrebbe prendere il posto di Dossena dall’inizio. Altra soluzione: visto che Maggio ha giocato l’intera partita all’Olimpico contro l’Uruguay, Zuniga potrebbe finire col “servire” tutte e due le fasce. Ovvero: all’inizio al posto di Dossena per poi dare il cambio a Maggio a destra. Cosicché, in vista del Manchester, quest’ultimo e Dossena dopodomani sera finirebbero col giocare solo un tempo a testa e Zuniga, invece, tutti e due.
STATO DI FORMA – Insomma, Mazzarri è più sereno. La sosta, infatti, gli ha fatto recuperare uomini importanti e anche gli otto Nazionali godono ottima salute. In verità ieri a Castelvolturno se ne sono visti solo cinque: Maggio, De Sanctis, Cavani, Inler e Dzemaili; gli altri tre: Zuniga, Lavezzi, e Fernandez, infatti, dalla Colombia rientreranno oggi e sono attesi per l’allenamento. Da loro, comunque, non è arrivato alcun allarme.
L’EX PANDEV – A scalpitare, poi, c’è Pandev. L’ex interista chiede spazio, ma intanto da due giorni è alle prese con una caviglia un po’ dolente. Nulla di serio, per fortuna. E seppure ieri s’è allenato da solo e senza forzare neanche tanto, per sabato sera è certa la sua disponibilità per la panchina. Dove s’accomoderà con la speranza di ritagliarsi almeno un po’ di spazio contro la “sua” Lazio, club dal quale a dicembre del 2009 non si lasciò proprio con abbracci e baci.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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