Li ha abbracciati uno a uno nello spogliatoio di Bologna, bisbigliando a ognuno parole di affetto e gratitudine. Walter Mazzarri prepara le ultime due gare della stagione cercando a modo suo di dire grazie a coloro che per mesi hanno silenziosamente accettato le sue scelte: contro il Siena, anche perché i bianconeri ormai sono virtualmente già in serie B (alle 15, quando si andrà in campo, addirittura anche aritmeticamente perché le altre giocano alle 12,30) quindi la regolarità del campionato non è messa in discussione, ci sarà la passerella e la standing ovation per tutti quelli che fino ad adesso hanno avuto un minutaggio basso.
Chiamarle riserve sarebbe davvero un brutto gesto: spesso, come è il caso di Calaiò e Grava, si tratta di veri uomini-spogliatoio, di giocatori capaci di creare gruppo e di non lamentarsi mai. Uomini e giocatori d’oro. Mazzarri sa bene che la Champions è figlia anche delle cosiddette seconde linee: e allora domani tocca a loro.
Magari non tutti insieme, ma ci sarà una vetrina al San Paolo per Armero, Mesto, El Kaddouri, Grava e Calaiò. Magari anche per Rolando e Donadel. Calaiò potrà ritrovare la squadra che a gennaio ha lasciato per amore della maglia azzurra: l’arciere, secondo le intenzioni del tecnico, potrebbe affiancare il Matador Cavani nella coppia offensiva. Edi, ovviamente, non si tocca: ha il titolo di capocannoniere da conquistare (l’ultimo azzurro a riuscirvi è stato Maradona nel 1988) e il bottino di 102 gol da incrementare. Peraltro domani per l’uruguaiano potrebbe essere l’ultima al San Paolo. Insomma, in campo Edi ci sarà. Alle spalle, per la prima volta dal primo minuto, potrebbe agire Omar El Kaddouri che prenderebbe il posto di Marek Hamsik. Il 23enne centrocampista nato a Bruxelles ma di origini marocchine è un po’ la delusione di questa annata: ha probabilmente a disposizione solo due partite per dimostrare che merita la riconferma. Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni per applaudire la conquista del secondo posto e il ritorno alla Champions, la seconda partecipazione della storia azzurra. Il Napoli, al contrario della Juventus, non corre rischi di fare confusione con i numeri. Dunque Mazzarri farà prendere un giorno di pausa a molti titolarissimi: d’altronde tutto quello che doveva conquistare lo ha conquistato, e i messaggi che doveva mandare, li ha mandati. Tutti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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