Verso il numero 200. Verso un traguardo notevole per un ragazzo ancora giovane. Un giovane campione di 24 anni e 198 partite già giocate con la maglia del Napoli. Quasi 199, per la verità, considerando la passerella in programma domani a Siena: un vernissage di lusso, perché è del primo atto della semifinale di Coppa Italia che stiamo parlando. Hamsik non vuole mancare. Hamsik vuole mettere la firma, a modo suo, soprattutto perché, ormai, sono 7 le partite in astinenza prolungata da gol.
L’ULTIMO ACUTO – E allora, è giunto il momento di alzare la cresta. E non si tratta di incrementare l’uso della famosa cera per capelli cui lo slovacco ricorre in dosi abbondanti, no, ma di tornare a recitare da protagonista anche in area di rigore. L’ultimo gol risale alla trasferta di Palermo dell’8 gennaio: un graffio e nulla più. Soltanto rabbia e acuti strozzati in gola: dopo il proverbiale inserimento eseguito con tempismo perfetto, ad esempio, il faccia a faccia con Frey, a Marassi con il Genoa, si risolse con un tiraccio addosso al portiere. Fece bella figura, il francese. E Marek si disperò.
LE CRITICHE – La ricerca del gol, che per lui equivale alla ricerca della felicità, è continua. Ma il momento complessivo della squadra, meno brillante nelle ultime settimane, non ha certo esaltato le sue qualità offensive. Il Napoli, però, ha una voglia matta di tornare a brillare. E Hamsik è uno dei simboli, degli emblemi di questa spasmodica ansia di rimettere le cose in chiaro: spesso bersaglio di critiche esagerate, spesso penalizzato in maniera eccessiva perché, come la squadra stessa, Marek ha abituato tutti a livelli altissimi di rendimento.
LA DIFFERENZA – Siena – e dunque la semifinale di Coppa – sembra l’habitat perfetto dove cullare la rinascita: del resto è nei momenti topici, che un calciatore delle sue qualità deve fare la differenza e recitare da protagonista. Decisivo. È così che Hamsik vuole tornare a essere definito e ricordato. È così che la recente storia azzurra lo ha spesso incoronato.
IL TRAGUARDO – Nel frattempo, la lunga maratona è pronta ad archiviare un altro chilometro. Un’altra presenza, un altro gettone che lo proietterà sempre più in alto nella galleria degli alfieri azzurri: a Siena saranno 199 le sue partite ufficiali con la maglia del Napoli, tra campionato e coppe (165 in campionato). Ventidue passi indietro rispetto a Careca, giocatore fedelissimo numero 25 nella classifica di tutti i tempi capeggiata dal mito Bruscolotti (511 presenze). Un bel traguardo, per Marek. Che, scelte di Mazzarri permettendo, dovrebbe spegnere le 200 candeline lunedì con il Chievo al San Paolo.
IL DESIDERIO – Nel frattempo, lui s’allena e spera. Spera di lenire i dolori nazionali, brindando con il club che ha deciso di sposare ancora a lungo: la Slovacchia non parteciperà all’Europeo? Beh, c’è un’ottima occasione per cancellare la delusione: «Voglio la finale di Coppa Italia con il Napoli». Desiderio espresso e va bene così. Fino al prossimo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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