Trent’anni (ad aprile) e non sentirli affatto: perché la prima volta da titolare in campionato, con il Napoli, è energia pura non si scorda mai e Siena sa d’appuntamento con il destino, per riprendersi quanto sottrattogli nel tempo. Sedici mesi a chiedersi perché, perché sempre e soltanto a lui, prima un accidente, poi un altro, ed infine – persino – la sala operatoria in Germania: ma ora che Siena-Napoli sta per partire e la maglia numero 4 di Marco Donadel sembra essere veramente quella da titolare e non una delle tante, la rivincita è un piatto da consumare caldo. Si gioca e quasi non gli sembrerà vero di poter riavviare la gestualità d’un tempo: i massaggi, il riscaldamento, i pensieri su quanto appena ripetuto dal tecnico per gli schemi ed i movimenti, gli scarpini da allacciare nello spogliatoio, il corridoio che conduce in campo, la folla che già ha desiderio di protagonisti e lui è tra quelli. Si comincia e Marco Donadel stavolta è lì, in campo, non sulla panca o peggio ancora in tribuna: non accadeva (in campionato) da aprile del 2011, venti mesi fa, e in mezzo c’è stato di tutto, compreso un intervento chirurgico.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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