E’ un po’ come tornare indietro nel tempo, scoprendosi anche un po’ bambini: sembra un viaggio nel passato, e fa niente se c’è in palio il futuro, con le immagini in bianco & nero, le pause naturali e la filastrocca recitata a memoria: «De Sanctis…Campagnaro, Cannavaro, Aronica…». Si gioca ed è (di nuovo) l’ora e mezza dei titolarissimi, d’un blocco un dì granitico per riacquisir certezze, un’ossatura d’uomini per tirarsi fuori dalla «crisetta» di nervi (e di risultati): «Maggio… Gargano… Inler… Zuniga…». Meno sei e ormai non c’è più nulla da perdere (tranne l’onore): la Champions è un orizzonte che affoga nella nebbia, un puntino assai distante, però qualcosa si può fare e in quella (dolce) cantilena che racchiude l’era Mazzarri, ha un finalino che piace tanto: «Lavezzi…Hamsik…Cavani…».
RIECCOLI – Quando il gioco si fa cupo, l’idea illumina Castelvolturno: e tra le pieghe d’un mese e mezzo orribile, due pareggi e tre sconfitte, riemerge la carcassa del miglior «gruppo» del Terzo Millennio, la macchina (quasi) perfetta divenuta l’autentico testimonial di Walter Mazzarri e del suo calcio. I numeri, tatticamente, hanno un’anima: 3-4-2-1, oppure 3-4-1-2 o persino 3-5-2 (la tentazione di stavolta); e però, cambiando l’ordine degli addendi la formazione non cambia e con il Novara, ritocca al Napoli che s’è preso la scena in Champions (cinque volte su otto dall’inizio) o a quella sagoma modellata dal tecnico a propria immagine e somiglianza: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Lavezzi, Hamsik; Cavani.
DUBBI – Palla al centro e pedalare, pure con la fantasia, risistemando il mosaico con ogni pezzo al suo posto e Cavani al centro del micro-universo: si rilancia dal matador , candidato all’esclusione a Lecce; poi, alle sue spalle, un puzzle da incastonare attraverso aggiustamenti vari: Lavezzi-Hamsik che ballano tra le linee; oppure Lavezzi al fianco del goleador e lo slovacco alle spalle; o persino l’ormai insolito centrocampo a cinque. Schermaglie che non alterano la sostanza, perché per lasciarsi alle spalle quel momentaccio, Mazzarri ha sfogliato l’album del suo Napoli, ha verificato di averli praticamente quasi tutti a disposizione, se li è un po’ goduti con gli occhi ed infine ha cominciato a trattegiarlo sul proprio taccuino.
DIECI VOLTE – Quel Napoli, quello dei «titolarissimi» , ha avuto vetrine luminosissime: in campo nel 3-1 con il Milan, prima di doversi piegare alla inevitabile legge del turn-over; poi (pure) nell1-3 con la Roma, vero; ma, soprattutto, quel Napoli, è stato precettato nei momenti-chiave: a Manchester, con il Bayern, in casa del Villarreal; e nella sfida dei quarti di coppa Italia con l’Inter e poi nelle due semifinali. E’ il Napoli per gli appuntamenti, una squadra in frac azzurro, quella che mette assieme il minutaggio più alto tra campionato, coppa Italia e Champions; quella che ha la difesa storica; quella che può lasciar dondolare facendosi dirigere dal talento i tre tenori in qualsiasi zona del campo.
PATHOS – Ma c’è la teoria e poi c’è la pratica, che avviene a Castelvolturno, e che nella doppia seduta lancia messaggi (mica subliminali) al tecnico: Lavezzi ciondola ai margini, per colpa di un affaticamento (ritenuto irrilevante); Hamsik deve arrendersi ad un molare, un nemico subdolo (che però in tre giorni si può combattere); e Campagnaro è costretto ad un differenziato, retaggio di noie muscolari (considerate archiviabili entro sabato). Napoli-Novara: ripetete la formazione…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro