Ancora campionato e Champions. Altre tre partite in otto giorni, infatti, per questo Napoli che va sempre di corsa: Lecce in casa domani, mercoledì in Spagna per il decisivo match col Villarreal, poi l’altra domenica a Novara. Non si ferma mai, il Napoli. E invece c’è chi mostra qualche sofferenza più di altri ed ha bisogno di tirare il fiato. E allora, piaccia oppure no, per l’appuntamento con il Lecce ecco in arrivo un’altra mezza rivoluzione, un nuovo turn over, se si preferisce. Mazzarri per grandi linee l’ha già anticipato: ci saranno “cambiamenti” in difesa, “precauzioni” a centrocampo e “novità” probabili in attacco. Nel dettaglio? Beh, per adesso una sola certezza e poi ipotesi credibili, più che indicazioni.
CERTEZZA – La certezza si chiama Gargano, che è stato pure l’unico, ieri, ad allenarsi in solitario. L’uruguaiano è uscito “affaticato” dall’ultima partita, quella con la Juve. Più che lui, i suoi adduttori. Nulla di serio o di preoccupante, ma Mazzarri che lo vuole in campo contro gli spagnoli ha già deciso di tenerlo a riposo contro il Lecce. Una precauzione, appunto. E anche giustificata. Cosicché domani accanto a Inler tornerà Dzemaili. Così come appare scontato il ritorno a sinistra di Dossena dal primo minuto. A destra, invece, ci andrà Maggio. Il quale, però, sempre nell’ottica di “un poco di riposo se si può”, a partita in corso potrebbe essere sostituito da Zuniga.
DIFESA – Qui, s’è visto anche contro la Juventus, chi è pure atleticamente giù di corda è Campagnaro, reduce da quattro partite giocate per intero. L’argentino, dunque, sembra destinato all’esclusione. Così come uno tra Cannavaro e Aronica, con “preferenza” per quest’ultimo, però. Cosicché contro il Lecce si dovrebbero rivedere assieme Fernandez e Fideleff, anche se i precedenti non sono incoraggianti. Assieme – una volta con Aronica e l’altra con Cannavaro al centro – infatti, hanno giocato solo due volte e sono state due sconfitte per gli azzurri: a Verona contro il Chievo e poi contro il Catania. Cosicché per Fernandez e Fideleff, per la prima volta assieme al San Paolo, sarebbe anche l’occasione per cancellare le tristezze di quelle due partite fuori casa.
ATTACCO – Infine. Anche qui, come spiega l’allenatore, le scelte saranno suggerite dalle “condizioni” di chi gioca là davanti. L’impressione, comunque, è che sia Hamsik l’azzurro più vicino alla panchina. Probabile, dunque, la sua esclusione dalla formazione che andrà subito in campo. Nessun problema, invece, per Cavani, il quale ieri s’è allenato assieme agli altri senza più patire per la brutta ferita rimediata contro l’Atalanta, che l’ha costretto a saltare la gara con la Juve. E dall’inizio, contro il Lecce, dovrebbe esserci anche il Pocho. E’ vero, se rallentasse un poco pure lui non sarebbe male, ma Lavezzi è di quei giocatori che smaltiscono in fretta la fatica. E, comunque, dovesse mettersi bene la partita, non è detto che non potrebbe avere il cambio pure lui. Cosicché il dubbio che resterebbe in piedi sarebbe legato soltanto al nome dell’occasionale vice Hamsik. Un falso problema, però. Perché dopo i due gol alla Juve e la prima, vera buona prestazione in maglia azzurra, il prescelto non potrebbe essere che Pandev. Seppure, stavolta, in una posizione un po’ diversa. Pandev-Cavani-Lavezzi, dunque. Potrebbe essere questo, domani sera, il tridente azzurro. Ed ha ragione Mazzarri: sarebbe una novità.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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