Chi viene voi adesso?” gridava al pubblico un Paolo Villaggio calato nel personaggio del prestigiatore tedesco Otto Kranz durante la trasmissione “Quelli della domenica” di fine anni 60. Eh sì perché adesso anche il buon Mazzarri dovrà fare qualche gioco di prestigio, con la speranza che non si scopra il trucco e che tutto vada per il verso giusto. Diciamocelo francamente, Il tecnico di San Vincenzo si ritroverà a sfogliare una margherita con i petali contati e parallelamente fare di necessità virtù. “Chi viene voi adesso?” è la domanda da rivolgere a se stesso in uno stato di apnea perenne, tanto che il “si faccia una domanda e si dia una risposta” diventa un imperativo d’obbligo ma soprattutto istantaneo. E’ ciò che da tempo il tecnico ripete a mo’ di ritornello: «Il tempo è tiranno, dobbiamo sempre scegliere in fretta perché fino a Natale non ci fermeremo mai…» . Insomma, tra infortunati, acciaccati e debilitati dagli impegni a “mitraglietta”, Mazzarri dovrà scegliere in fretta l’undici anti-Lecce (i tre punti in campionato mancano ormai dal 26 ottobre di Napoli-Udinese) e quello che proverà ad assicurarsi col Villareal il passaggio agli ottavi di Champions. Solo quattro giorni di distanza. E non si può più parlare di sensazione ma di conclamata certezza: la priorità e la Champions. Questo non è poco ma è sicuro.
LA RIPRESA – Azzurri sulle gambe nel secondo tempo con la Juve, e questo era sotto gli occhi di tutti, tanto che lo ha ammesso anche il tecnico nel dopopartita. Si preannunciano perciò salti mortali anche per il preparatore Giuseppe Pondrelli e per lo staff medico, mai come in questo periodo non possono esserci margini di errore dal punto di vista atletico e medico. Gli allenamenti sono ripresi ieri con un po’ di corsa sui campi di golf di Castel Volturno per quelli che hanno giocato con la Juve, una sorta di seduta defatigante col supporto di massaggi ad hoc, tenendo sotto continuo controllo quelli che hanno maggiormente accusato la fatica, e qualche leggero acciacco. Per gli altri training mattutino e partitella con la Primavera, oggi seduta pomeridiana.
GLI INFORTUNATI – E’ il caso di Walter Gargano, che alla fine del match di martedì ha accusato un leggero affaticamento muscolare. Inler ha evidenziato più di una pausa durante la partita con i bianconeri e avrebbe bisogno di ricaricare le batterie. Manca ancora all’appello Britos, che ne avrà ancora per una decina di giorni prima di tornare a giocare. Subito dopo il ritorno di Champions è atteso a Napoli Marco Donadel, vittima di un fastidioso infortunio, dal quale sembra essersi ripreso dopo un lungo ciclo di terapie a Bologna. E Cavani? Ha sofferto in tribuna perché tenuto lontano dalla “signora” da una tacchettata di Cigarini in Atalanta-Napoli. Il taglio all’altezza della tibia migliora velocemente, il Matador potrebbe rientrare col Lecce dopo aver svolto lavoro differenziato.
TURNOVER – Si torna al discorso iniziale delle pedine contate in rapporto agli asfissianti impegni. Da valutare quindi le condizioni di Cavani in ottica dei due prossimi incontri, ecco che per il Lecce ci potrebbe essere un turnover ben più ampio rispetto a quello di Bergamo. In preallarme i vari Fernandez, Dzemaili, Santana, Mascara, lo stesso Pandev: “Chi viene voi adesso?”.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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