La tentazione di Mazzarri si chiama turnover. Ragionato, certo, ma comunque turnover. Una mescolata alle carte e via, la formazione studiata in vista del Genoa comincia così. Con le certezze: l’incubo è finito, scocca l’ora di Britos (al posto di Aronica). E poi, dentro gli eterni contendenti: Zuniga a destra (per Maggio) e Dossena a sinistra. Con Dzemaili che fa rifiatare Inler. E Pandev che scalpita, come un matto, e si candida per far riposare Cavani. Certezze e tentazioni. Firmato Mazzarri.
LA MARATONA – E allora, sotto con l’analisi delle ipotesi travestite da sensazioni. Pardon, tentazioni: perché concedere un turno di riposo a Inler lo svizzero e al Matador è una di quelle idee che il tecnico toscano sta valutando con estrema attenzione. Gli impegni sono ancora ravvicinati. Sono tornati ad essere talmente ravvicinati che, in un fazzoletto di giorni, il Napoli s’è trovato a fare gli straordinari: domenica scorsa a Siena con i toscani, tre giorni dopo al San Paolo con l’Inter in Coppa Italia, domani al Ferraris con il Genoa, mercoledì con il Cesena ancora in casa, domenica prossima al Meazza con il Milan. E poi ancora. Fino al mercoledì con il Chelsea. Una maratona pazzesca. Un’escalation.
IL RODAGGIO – Ecco perché Mazzarri pensa e ripensa. Ecco perché la situazione va valutata con serenità e le tentazioni fioriscono: tra la partita di domani e quella con il Cesena, l’idea è quella di far riposare un bel po’ di uomini. E di rodarne altri finora poco utilizzati: da Britos e Fernandez, passando per Dzemaili, lo stesso Pandev (che è da considerarsi un altro titolare) e Grava, la cui assenza in alcune circostanze s’è fatta sentire eccome. Di tempo – e dunque di partite e occasioni – ce n’è in abbondanza. A partire dalla sfida con il Genoa.
I CAMBI – Mazzarri pensa sia utile per alternare innanzitutto Aronica, Inler e Maggio, infaticabili ma pur sempre uomini: gente di cuore e di corsa, di gamba. Giocatori impiegati con estrema regolarità sin dall’inizio della stagione. Pilastri azzurri che, domani, dovrebbero lasciare il posto a Britos, pronto all’esordio in campionato dopo la prima in Coppa Italia con il Cesena e il lungo calvario dell’infortunio; Zuniga, questa volta schierato a destra; e Dzemaili, pronto a fare coppia con Gargano, ieri in campo a pieno regime dopo il riposo osservato giovedì a causa dei postumi delle botte rimediate contro l’Inter.
L’ATTACCO – Poi, l’attacco. Dentro Lavezzi e Hamsik, sì, e in mezzo la staffetta a due: Pandev e Cavani. La tentazione madre dell’allenatore, la più grande insomma, riguarda proprio l’impiego del macedone dal primo minuto al posto del Matador. Che segna, certo, ma che è anche capace di trasformare una partita in una maratona: corsa e sacrificio. Il riposo del guerriero non è poi tanto improbabile.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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