La ripresa. La ripresa in ogni senso, in ogni modo, in ogni caso. Dopo la batosta con il Torino, nel senso di mazzata psicologica, gli azzurri riprendono oggi la preparazione al centro sportivo di Castelvolturno: primo allenamento della settimana in vista della partita di giovedì in Europa League con il Dnipro, e dopo una giornata di semi relax concessa da Walter Mazzarri (seduta facoltativa, per la precisione, cui hanno aderito in nove). A proposito: oggi il tecnico, che ieri ha spiegato in prima persona di essere stato sottoposto a un controllo in una clinica di Avellino, sarà regolarmente al suo posto. In tuta. Fischietto alla mano.
LA SVOLTA – E allora, forza Napoli. Forza nel senso che, ora, il gruppo dovrà darci sotto: il pareggio con il Toro, a prescindere dall’episodio finale, ha raccontato una certa stanchezza degli azzurri; ha raccontato che lo smalto non è quello di qualche settimana fa e ha anche sottolineato quanto a Mazzarri manchino alternative valide a quei dodici, tredici uomini impiegati con una certa continuità. Infortuni e assenze si pagano oltremodo, come del resto l’impiego continuo, costante dei pezzi più pregiati. E, come se non bastasse, giovedì c’è una sfida delicata di coppa da giocare, anzi vincere a ogni costo per dare un senso a un girone finora molto deludente: sarà turn over, certo, ma è molto probabile che, rispetto alle ultime uscite olandesi e ucraine, risulterà e risalterà anche il nome di qualche big in più. Tipo Cavani. Cercasi la svolta europea.
I REDUCI – Sì, il Matador potrebbe partire dal primo minuto. Vorrebbe, più che altro, ma le sue condizioni saranno verificate nei prossimi giorni. Domenica, alla fine della partita con il Torino, Edi era stanco: aveva saltato per un infortunio muscolare sia la sfida con il Chievo al San Paolo, sia la trasferta di Bergamo, s’era allenato poco in settimana e comunque ha corso per tre. Logica la fatica, logico sentirsi meno brillante: ieri, comunque, l’attaccante uruguaiano è stato tra i pochi elementi che hanno aderito alla seduta facoltativa prevista da Mazzarri, ma per lui soltanto un po’ di lavoro defatigante e massaggi. I nove in campo, invece, sono stati Aronica, Britos, Donadel, Grava, Fernandez, Rosati, Colombo, El Kaddouri e Vargas. Tutti, o quasi, candidati a un posto da titolare per la partita di giovedì con il Dnipro a Fuorigrotta.
IL RECUPERO – Zuniga, invece, ha proseguito il suo programma personalizzato per lo smaltimento definitivo dell’infortunio muscolare rimediato nel corso della partita con il Chievo: con gli ucraini, però, il colombiano non ci sarà, ma lo staff medico azzurro proverà a restituirlo a Mazzarri in tempo per la trasferta in programma domenica a Genova con il Genoa.
I CAMBI – A conti fatti, insomma, i cambi più plausibili saranno quelli di Rosati, Fernandez, Aronica, Britos, Donadel, Mesto, Inler – che domenica è partito dalla panchina – e Insigne. Anche Campagnaro, potrebbe partire dall’inizio. Da valutare Dossena, Dzemaili e Pandev. Stuzzica, e non poco, la composizione dell’attacco: Hamsik rientra dal doppio turno di squalifica ma dovrebbe riposare, mentre è la conferma di Vargas, attaccante di coppa, a destare qualche perplessità. Nei prossimi giorni bisognerà capire se Mazzarri avrà ancora intenzione di puntare sul cileno triste o se cambiare rotta sin da giovedì. Giorno di una partita fondamentale.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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