Le pettorine, stavolta, spiegano qualcosa: ma prima di fare il Napoli da opporre al Chievo, ne passeranno almeno altri due, di allenamenti. I dubbio restano, pochi: però bastano per confondere le idee e per mascherare la squadra da mandare all’attacco a Verona, nella prima mossa dell’operazione-«avvicinamento». Il giovedì è utilizzato per una partita indicativa e Mazzarri la sfrutta quasi appieno: poi, strategicamente, sceglie di tenere sulla corda chi sa, o chi ha intuito che c’è ancora da scegliere. In sintesi: difesa praticamente fatta, a muso duro, con Rolando al posto dello squalificato Cannavaro e Gamberini a sinistra per sostituire Britos, che s’è appena operato alla mandibola e che non dovrebbe neppure partire. In mezzo, piccolissime perplessità: ma per il momento Maggio è il favorito a sinistra e Zuniga lo è a destra, con Behrami e Inler destinati alla copertura della zona centrale. Tra le linee, nessuna obiezione: quella è la zona di Hamsik; e in avanti, inutile soffermarsi su Cavani. Semmai, e qui che la pretattica assume i contorni della psicologia, c’è da scegliere il partner del matador: il campo dice che a giocare – in allenamento – è Pandev; ma le chance di Insigne restano elevatissime ed il titolare in pectore, almeno nelle intenzioni, è proprio lo «scugnizzo» di Frattamaggiore. Poi ci si allena oggi e pure domani: e si sa, nelle vigilie gli scenari (offensivi) possono cambiare da un momento all’altro. Figurarsi in quarantotto ore.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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