Due assenze sicure contro il Cesena mercoledì al San Paolo nel turno infrasettimanale di campionato, due assenze pesanti: Cannavaro e Lavezzi. Il Napoli torna da Genova con questi due problemi in più. Cannavaro ha subito un’entrata durissima di Sculli sulla caviglia all’ultimo minuto del primo tempo, oggi sarà sottoposto a controlli radiografici, il capitano è uscito dal campo zoppicando. Sicuramente resterà a riposo nel prossimo impegno: da valutare le condizioni, rischia di saltare anche qualche altra partita.
Lavezzi invece è stato ammonito per un’entrata a centrocampo su Mesto, era in diffida e salterà la prossima gara contro il Cesena. Il Pocho è partito male e si è innervosito, poi è riuscito a riprendersi nel finale realizzando il secondo gol azzurro, il quarto in campionato e il gol numero 41 con la maglia del Napoli, non andava a segno da Napoli-Lecce del 3 dicembre.
Cannavaro e Lavezzi, due simboli del Napoli, i due volti della sconfitta di Genova. Il capitano è stato costretto ad arrendersi al dolore. Sarà costretto a fermarsi, contro il Cesena dovrebbe esserci spazio per il difensore argentino Fernandez, tenuto in panchina per tutta la partita a Genova. Si valuterà la possibilità di recuperare Cannavaro contro il Milan, la partitissima di domenica prossima al «Meazza». Partitissima che vedrà sicuramente in campo il Pocho Lavezzi: alla sfida contro il Milan ci tiene in maniera particolare. Mercoledì resterà fuori e Mazzarri potrà riproporre il tridente con Cavani, Pandev e Hamsik. Un pomeriggio infernale per il capitano, già in sofferenza fino al momento dell’infortunio, si è salvato con il mestiere in qualche situazione complicata ma ha completamente perso Gilardino sul secondo gol del Genoa. Errore grave per un difensore esperto come lui, evidentemente ha pagato anche il capitano in termini di lucidità l’effetto delle tante partite ravvicinate. Poi il ko alla caviglia, una partita da cancellare sotto tutti i punti di vista. Si era messa male la gara anche per Lavezzi che tra l’altro contro il Genoa ci tiene in maniera particolare perchè fu la prima squadra italiana che lo scartò. Si è ripreso nel finale con il guizzo irresistibile sul secondo gol azzurro che ha rimesso in corsa il Napoli ed è stato ancora lui a guidare l’arrembaggio andando via agli avversari palla al piede e credendoci fino all’ultimo secondo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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