Era nell’aria e doveva succedere: prima o poi. Dieci diffidati, il pericolo giallo che correva sui campi (nove a Torino e nove con il Genoa): mica poteva andar bene in eterno. E però stavolta il “virus” – chiamiamolo così – colpisce un settore, lo dimezza, costringe Mazzarri a rivoluzionarlo nella sfida di domenica con il Cagliari: ma era scritto che accadesse, doveva accadere ed è successo.
ROSATI – De Sanctis galleggiava ai limiti da un bel po’ e quando Rocchi gli si è avvicinato, ha provato a farlo desistere, spiegandogli che la perdita di tempo non era attribuibile a lui: ampi gesti per dissociarsi, per provare a salvare ciò che ormai non poteva più essere salvato. Domenica prossima toccherà a Rosati, una partita per lui a Torino in campionato e dunque già una medaglia attaccata al petto, dopo le sei gare (mica solo sconfitte: anche le vittorie con l’Aik sia all’andata che al ritorno e con il Dnipro) in Europa League, che però non hanno inciso sul suo umore. Rosati titolare, come anche a Firenze nella passata stagione: due gare in serie A, sei punti, otto reti fatte e quelle tre rimediate dagli attaccanti di Ventura, ininfluenti.
CAMPAGNARO – Poi c’è il Toro che si trascina la gamba, va ad investire Niang e quando Milan-Napoli sembra stia per finire (una manciata di minuti appena), lui scopre che la sua gara con il Cagliari non comincerà: giallo, dunque una giornata di squalifica e spazio da concedere a Gamberini, che nella sua ultima presenza (con l’Atalanta) giocava a sinistra, come spesso gli è successo, e che però gradisce operare sul centro-destra, per vocazione. L’ultima volta in cui Gamberini ha giocato a destra è stato al san Paolo contro il Viktoria Plzen: ma quella sera non c’era il Napoli.
MAL COMUNE – Il Cagliari non avrà Conti, una specie di bestia nera, né Pinilla, che è in forma, come dimostrano le due reti all’Inter; ma Mazzarri, invece, a partire dalla seduta di allenamento di domani pomeriggio (al san Paolo) dovrà cominciare a pensare alla sua retroguardia: a disposizione c’è anche Grava, che ha passo corto e scatto sul breve utile, volendo, per opporsi a Cossu o per andare ad aspettare eventualmente Ibarbo, che ha progressione; altrimenti ci sarebbe l’ipotesi meno accettabile di Rolando, che ha fisico massiccio e dunque rischia di soffrire la marcia in più dei rossoblù. Restano ancora un mezzo esercito di diffidati, nel Napoli: ma un campionato così stressante sotto il profilo nervoso, inevitabilmente finisce per far accumulare cartellini.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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