Ha perso ore di sonno a riflettere sul turn over. Dopo Catania, ci sarà il Bayern Monaco. E dopo ancora, la Juventus. Tutto in otto giorni. Tre partite, una più insidiosa dell’altra. Mazzarri sa che non può tirare troppo la corda. Specie con quei calciatori che non si sono mai fermati. Tra questi, Campagnaro (difatti, non è stato proprio convocato) ed Aronica in difesa; Dzemaili, appena recuperato da un infortunio, a centrocampo; Hamsik e Cavani in attacco. Fondamentale a questo punto dosare i minutaggi e procedere con le scelte più opportune. Facile a dirsi. Intanto gli avvicendamenti di Cagliari hanno permesso di affrontare al meglio l’Udinese e batterla. A Mazzarri premeva vincere con i friulani senza per questo sottovalutare i sardi. E gli è andata più che bene. Come si regolerà a Catania? Senza dubbio il Napoli tiene a ben figurare di più all’Allianz Arena, sotto i riflettori della Champions, piuttosto che al «Massimino». Ma in campionato non si può perdere troppo terreno dalla vetta. Ed allora? Per Mazzarri esisterebbe una via di mezzo: far riposare alcuni big in vista della trasferta di Monaco e contestualmente provare a cogliere un risultato positivo in Sicilia con innesti mirati.
IN DIFESA – Il tecnico toscano stavolta ha lasciato trapelare poco. Ma che ci sia turn over è fuori di dubbio. A cominciare dalla difesa che rischia di andare fuori giri se qualcuno non concederà il cambio a Campagnaro e ad Aronica. Ed allora via libera a Fernandez e Fideleff ai lati di Cannavaro che potrà giocare tranquillamente a Catania dal momento che è squalificato in Champions.
Per i giovani difensori argentini è la seconda volta che si esibiscono insieme. Se la dovranno vedere con due connazionali (Max Lopez e Bergessio). Mazzarri li impiegò a Verona con il Chievo ma al centro agiva Aronica. Tra l’altro tocca a Fernandez esibirsi all’Allianz Arena in sostituzione del capitano per cui è preferibile che acquisti confidenza nelle gare esterne ed anche con i compagni di squadra.
LE VERE NOVITA’ – Si preannunciano a centrocampo. Qui, l’infortunio di Gargano ha complicato i piani del turn over. Con l’Udinese è stato rimpiazzato (ed anche bene) da Blerim Dzemaili. Ma lo svizzero si è appena ristabilito da un fastidioso infortunio per cui è probabile che Mazzarri gli risparmi Catania. Chi sarebbe il sostituto? Prende corpo l’ultima idea del tecnico toscano: quella di provare Mario Santana nell’inedito ruolo di centrocampista al fianco di Inler. Mazzarri è già da qualche settimana che lo sta sperimentando in cabina di regia. Con l’Udinese, l’ex viola nei minuti finali ha anche giocato in quella posizione. Santana possiede tecnica e visione di gioco ma sicuramente poca attitudine ad un ruolo che richiede velocità di pensiero ed attenzione alle ripartenze avversarie.
Sugli esterni, invece, Mazzarri potrebbe decidere di preservare Maggio per mercoledì sera e schierare Zuniga a destra (che era in panchina con l’Udinese) e Dossena a sinistra.
L’EX ILLUSTRE – In attacco, via libera a Mascara per Hamsik, che per la prima volta si esibisce al «Massimino» da ex. Conferme invece per Lavezzi e Cavani. In definitiva, cinque nuovi innesti rispetto alla sfida con l’Udinese. Una necessità più che una forzatura del turn over. A Mazzarri preme avere i big al massimo per il faccia a faccia con il Bayern. E magari cercare di uscire indenne dal «Massimino» con quello che passa l’organico.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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