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Conti, l’agente: “Atalanta scorretta, il Milan un’opportunità”

"A gennaio ci fu promesso che in caso di offerta importante avrebbero lasciato partire il calciatore"

Continua la guerra a suon di dichiarazioni tra il Presidente dell’Atalanta Percassi e l’agente di Andrea Conti, Mario Giuffredi. Il centrocampista della Dea è obiettivo forte del Milan. Ma l’Atalanta fa muro e accusa l’agente di voler fare i propri interessi. “Voglio ricordare al Signor Percassi che nei miei rapporti con l’Atalanta ci sono stati quattro rinnovi di contratto e mi sono fatto pagare solo una volta. Questa è la dimostrazione che il sottoscritto gli interessi economici li mette da parte o forse non sa essere così bravo come l’Atalanta a metterli in primo piano”, tuona Mario Giuffredi in esclusiva a TuttoMercatoWeb.

L’Atalanta valuta Conti 30 milioni. Lei davvero vuole portarlo via a tutti i costi?
“Non ho nessun problema a far rimanere Conti all’Atalanta. E aggiungo: visto che Percassi stesso ha dichiarato di capire Andrea il cui ingaggio attuale è pari ad un decimo rispetto a quello che gli offre il Milan, allora gli adegui il contratto rispetto all’offerta dei rossoneri e giusto per far capire che non ho alcun interesse economico a mandarlo al Milan sono pronto a fare una cosa”.

Prego.
“Non chiederò neanche un euro per il lavoro che svolgerò per il contratto del mio assistito così faremo vedere a tutta Italia chi ha interessi economici e chi no. Oggi dicono che lo valutano 30 milioni, a gennaio invece Sartori mi diceva che proprio Andrea era più indietro rispetto a tutti. Io Conti l’ho preso in Lega Pro a Perugia, l’ho cresciuto e per me i soldi non esistono. Prima viene la felicità del ragazzo, posso anche lavorare gratis. Ma ricordiamoci di una cosa…”.

Cioè?
“Conti è cresciuto all’Atalanta, ma bisogna ricordare che se la società è una protagonista importante sul mercato lo deve ai suoi giovani calciatori che hanno dato tutto per la squadra. Credo che Andrea abbia ben ripagato quello che l’Atalanta gli ha dato”.

L’Atalanta fa leva sui quattro anni di contratto.
“Il Presidente Percassi pensa che io sia rincoglionito? So che ha quattro anni di contratto, ma so anche che Luca Percassi durante un pranzo mi ha ribadito a febbraio che se fosse arrivata una richiesta importante il ragazzo sarebbe andato via. Deve mantenere la parola. Il contratto di quattro anni non sia una forma di ricatto, anche perché chi mi conosce bene sa che non mi sono mai fatto mettere il guinzaglio da nessuno, ne tantomeno me lo farò mettere da Percassi e dall’Atalanta”.

Deluso dal muro che sta facendo l’Atalanta?
“Non me l’aspettavo, davvero. Anche perché sono partiti diversi calciatori, da Kessie a Gagliardini fino a Caldara. E poi il Milan e io abbiamo avvisato Sartori dell’incontro… evidentemente Percassi non è stato informato bene dal suo direttore sportivo. L’Atalanta prova a fare il suo lavoro, ma questi comportamenti nei confronti di chi ha dato tutto e verso di me, non mi piacciono. A gennaio mi hanno chiesto di far rimanere Grassi e non mi sono opposto. Sono sempre stato collaborativo. Rimango deluso perché credevo che dopo l’incontro avuto con Luca Percassi a febbraio fosse tutto chiaro visto che mi avevano dato la loro parola”.

Fonte: TMW

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