Pareggio in rimonta, grande carattere. Una Juve alla Conte.
«Questi ragazzi hanno dato dimostrazione che oltre ai valori tecnici ci sono valori umani molto importanti. Un gruppo di uomini veri, gente che vuol buttare il cuore oltre l’ostacolo. Due a zero, tre a uno, difficilmente altre squadre sarebbero riuscite a rimontare e a portarsi sul 3-3 e cercare fino alla fine il quarto gol. Sono contento, un grande applauso ai miei calciatori. Dobbiamo fare tesoro della parte iniziale quando il Napoli si è giocato la partita della vita mentre noi non siamo partiti con la stessa intensità. Dobbiamo continuare a fare quello che facciamo dall’inizio. La partita mi rende orgoglioso di essere l’allenatore di questa squadra».
Nella ripresa stessa squadra ma altra mentalità.
«Nel primo tempo mi convinceva il fatto che se giocavamo la palla potevamo creare: avevamo fatto cose importanti. Però i movimenti di Vidal e Pepe non funzionavano, non si muovevano con i meccanismi giusti. Abbiamo dovuto preparare la partita in un’ora lunedì. Marchisio ci mancava, Pepe ha fatto una partita straordinaria, non venivano però gli automatismi con le due punte che non stavano nella giusta posizione. Non riuscivano a lanciare Vucinic. Abbiamo aggiustato le cose e parlato dell’atteggiamento del Napoli. Siamo ripartiti bene».
L’elogio al Napoli:
«Abbiamo affrontato una squadra come il Napoli che è unica. Parte sistematicamente con quattro, cinque giocatori. Crossa Zuniga, ne vanno avanti cinque. Ho messo Estigarribia contro Maggio che ha gamba e Lichsteiner contro Zuniga per giocare una partita a specchio. Difficilmente vedo squadre che attaccano a 5 e non sei preparato rischi».
Chiusura su Quagliarella, fischiatissimo.
«I fischi fanno parte del calcio, anch’io ne prendo tantissimi su determinati campi. Quagliarella ha fatto cose importanti con il Napoli poi è andato alla Juve che non è proprio amatissima e queste cose ci possono stare. Lui è un grande uomo e su questo posso garantire. Cosa gli ho detto per rincuorarlo quando l’ho messo in campo? Vai a segnare un gol».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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