«Mancano 12 partite, sono 12 finali». Antonio Conte e la Juventus non si rilassano. Il successo per 3-0 sul Siena porta a 7 punti il vantaggio dei bianconeri sul Napoli. «Sarà molto, molto difficile confermarci in Italia. Sarà molto difficile rivincere lo scudetto, per diverse ragioni. Siamo in testa da più di un anno e ci siamo riusciti grazie al lavoro. Dobbiamo andare avanti a testa bassa».
E conte incalza: «Abbiamo affrontato il match con l’approccio giusto. Il Siena è una squadra in ottima salute, per caratteristiche fisiche e tattiche ha tutte le possibilità di salvarsi. Io volevo che si giocasse con la giusta tensione e i ragazzi lo hanno fatto» dice analizzando il successo ottenuto contro i toscani. La Juve ha trovato il gol del provvisorio 2-0 con Giovinco, che ha sfruttato uno schema su punizione. «Cerchiamo di curare minuziosamente tutti i dettagli, che in questa fase della stagione diventano ancora più importanti. I calci piazzati sono fondamentali», dice Conte. La rete potrebbe ridare un pizzico di fiducia e serenità a Giovinco, spesso beccato dal pubblico dello Juventus Stadium. «Questa situazione non mi piace, per ogni minimo errore sento fischi che considero ingiustificati. Questa squadra negli ultimi 2 anni ha dato tanto, ha risvegliato il senso di appartenenza dei tifosi. Mi dispiace sentire i fischi per ogni errore tecnico».
Ma la mente è sempre al match con gli azzurri anche se Buffon se la cava con una uscita a sorpresa: «Quella con il Siena era una partita a cui la Juventus teneva molto. Il peso specifico di questi tre punti è uguale a quello della partita con il Napoli. Il campionato si vince quando devi vincere, le partite che non bisogna farsi sfuggire sono queste. Poi gli scontri diretti puoi anche permetterti di pareggiarli o perderli, sono queste gare che fanno la differenza a fine campionato. Un bel vantaggio sul Napoli? Non dobbiamo cullarci su questo pensiero, abbiamo perso una partita solo una settimana fa giocando in modo indecoroso, ma la bravura è sapersi riprendere al momento opportuno» risponde.
«Oggi al di là di quello che diceva la classifica era una partita da prendere con le pinze. Sapevamo che il Siena ci avrebbe messo in difficoltà e così è stato, l’abbiamo affrontata in maniera molto intelligente. Ora il Napoli che ha in Cavani l’arma migliore e la più pericolosa, ma è una squadra che suona lo stesso spartito da tanti anni. Hanno un grandissimo allenatore e conoscenze tattiche e tecniche molto profonde. C’è un grandissimo rispetto nei loro confronti».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
