Il clima rilassato dell’estate non piace molto ad Antonio Conte. Essendo un vincente, ha bisogno di un avversario da battere. Ecco perché nella fresca mattina di Palo Alto l’allenatore della Juve comincia a inquadrare i rivali della prossima stagione: risponde a Mazzarri (senza citarlo) e Guardiola, mette sotto pressione Allegri e Montella, fa trasparire la sua rabbia per la vicenda della Supercoppa e manda anche un messaggio chiaro alla sua squadra. “Pancia piena? Non ci sono alibi per nessuno”. Conte compie 44 anni, questo è il sedicesimo che trascorre con la Juve tra campo e panchina.
Conte, manca meno di un mese all’inizio del campionato. Qual è la situazione?
“Stanno cambiando i valori delle squadre, si stanno potenziando le nostre rivali. Sarà un campionato molto aperto. Juve, Milan e Inter per tradizione e storia devono avere l’ambizione di provare a vincere. Il Napoli ha speso 75-80 milioni e si è rinforzato con Benitez che è un grandissimo allenatore e ha vinto tutto. La Fiorentina ha legittime ambizioni di primato. La Roma, infine, proverà a investire bene i soldi ricavati da Marquinhos: a proposito, complimenti. È stata una grande operazione”.
E’ risolta la crisi tra lei è la società?
“Non c’è stata nessuna crisi. Noi vogliamo crescere, che non significa vincere: l’Inter vinse il triplete ma non costruì nulla in quella stagione. Io sono sicuro che in questa stagione continueremo a crescere”.
Cambierà qualcosa dal punto di vista tattico?
“I principi di gioco sono immutabili: possesso, alta intensità, coralità di manovra, organizzazione, aggressività ed equilibrio. Poi i moduli possono cambiare. Ma il 3-5-2 è il vestito adatto per questa squadra. Ed è un luogo comune dire che con la difesa a tre non si può vincere in Europa. Per il 4-3-3, comunque, mi mancano delle pedine sulle fasce”.
Arriverà ancora qualcuno?
“Vedremo. Ho parlato con la società, ma non vi dico cosa ho detto. So che sono necessarie le uscite per fare le entrate. Questo è il nostro anno zero”.
In che senso?
“Sarà il più difficile in assoluto. Presto anche noi potremo spendere. Però da quando ci sono io il gap tra entrate e uscite è stato molto contenuto. Non mi piace sentire fesserie di chi afferma che spendiamo tanto”.
Si riferisce a qualcuno in particolare che ha parlato di recente?
“No. Mi riferisco a chi dà fiato alle trombe per mettere le mani avanti e coprire i propri fallimenti”.
E in Europa il distacco dalle big cresce o diminuisce? Guardiola dice che la Juve ha tanti soldi.
“Guardiola deve essere rimasto ai tempi del Brescia. E in effetti lui è andato in un club che ha pochi soldi, no…? Meglio che ciascuno guardi in casa propria”
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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