Avrebbe dovuto essere l’ultima gara di Antonio Conte in panchina prima del verdetto della Disciplinare sul calcioscommesse, invece il tecnico della Juve campione d’Italia ha scelto di non scendere in campo, lasciando la scena a Massimo Carrera e seguendo il match da uno dei gabbiotti in cima alla tribuna dello stadio Arechi. Insieme al vice Alessio e al fedele Stellini, entrambi coinvolti nell’inchiesta, Conte è salito in tribuna stampa, nessuna voglia di parlare. Blindato da un paio di uomini della sicurezza, e accompagnato anche dal ds Paratici, è restato in silenzio anche a fine match. Conte aveva diretto l’allenamento dei suoi salutato dall’ovazione dei 24.652 dell’Arechi. Il popolo di Salerno ha già emanato la sua sentenza. Più che il Malaga del salernitano Maresca – per la prima volta in campo nello stadio della sua città – il vero avversario della serata era il procuratore federale Palazzi, oggetto di una serie di cori offensivi prima, durante e dopo la gara. Tanti anche i cori per il tecnico – su tutti «Giù le mani da Antonio Conte» – che prima del match ha risposto con un applauso all’applauso dei tifosi.
Gli altri due grandi protagonisti del paradossale sabato bianconero sono stati Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Giunti in mattinata a Roma con al direttore generale Marotta per difendersi in udienza, i due calciatori hanno lasciato la capitale per arrivare a Salerno mezz’ora prima della partita. Mentre i compagni palleggiavano sotto lo sguardo attento di Conte, così, Pepe ha effettuato un paio di giri di campo, allenamento differenziato per recuperare dal recente infortunio muscolare. Bonucci, invece, ha seguito il gruppo da vicino ed è entrato in campo al 33′ della ripresa, accolto da un’altra ovazione e insignito anche della fascia di capitano dopo l’ultima girandola di sostituzioni al 44′, con la vittoria della Juve ormai in cassaforte grazie alla doppietta di Matri all’inizio di primo e secondo tempo.
Aspettando la Disciplinare, Conte continuerà a guidare la squadra in settimana e l’ex napoletano Carrera siederà in panchina insieme con il preparatore dei portieri Claudio Filippi. «La squadra è tranquilla, siamo tutti uniti e lavoriamo per portare sempre più in alto questi colori», ha assicurato negli spogliatoi Carrera senza nascondere un pizzico d’emozione per l’esordio. Sereno anche Sebastian Giovinco, apparso già in buone condizioni: «È strano giocare senza Conte ma dobbiamo essere più forti di tutto».
Archiviato l’ultimo test prima della campagna cinese, con Buffon precauzionalmente a riposo dopo una botta all’anca nel riscaldamento, la Juve parte stamattina dall’aeroporto Costa d’Amalfi alla volta di Pechino. Alle 10.40 il Saab 2000 griffato Darwin Airline decollerà da Pontecagnano diretto a Francoforte, dove poi i bianconeri s’imbarcheranno per la Cina per contendere al Napoli la Supercoppa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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