I fatti di Parigi sono troppo gravi e troppo ravvicinati per non affrontare subito il tema. Antonio Conte nella conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole Italia-Romania (domani, a Bologna) parte dalla terribile minaccia dell’Isis sull’Europa, con un pensiero soprattutto all’Europeo che la prossima estate si giocherà in Francia. “Abbiamo vissuto queste ore tutti quanti con grande sgomento, siamo rimasti allibiti per quello che è successo – comincia così Antonio Conte -. Sono fatti di terrorismo che comunque fanno riflettere, che possono ingenerare della paura, ma sono convinto che bisogna combattere contro questi atti inspiegabili, andando avanti senza farsi intimidire da niente e da nessuno, altrimenti la daremmo vinta al male. E questo non deve accadere”.
PAURA E REAZIONE — “La soglia di attenzione dovrà essere molto alta – aggiunge il mister azzurro -. È inutile nasconderlo, se vogliono colpire sono pericolosi. E il tempo non deve far dimenticare che la soglia deve rimanere alta. Bisogna lottare e prevenire con tutte le forze, il tempo non deve far allentare e dimenticare le tensioni”. E Conte aggiunge: “La paura è naturale: ma sono convinto che bisogna combattere contro questi atti inspiegabili. Andremo avanti senza farci intimidire da niente e da nessuno, altrimenti la daremmo vinta al male”.
C’È LA ROMANIA — Quando si comincia a parlare di calcio, Conte ci tiene a chiarire subito un concetto. “A Bruxelles abbiamo pagato a caro prezzo delle disattenzioni, ma la strada è quella giusta sotto ogni punto di vista. Domani vogliamo fare una bella partita e a dare continuità a quanto fatto vedere il Belgio. Io spero che la gara di domani sia un’evoluzione di quello che è accaduto in Belgio, dove abbiamo pagato due errori e abbiamo perso per episodi favorevoli a loro e sfavorevoli a noi. Potevamo vincere, abbiamo perso. Io in Belgio ho visto la giusta Nazionale, e questa è la strada da percorrere”.
IL FUTURO DEL C.T. — L’ultima parte dell’incontro con i giornalisti è speso aprendo il capitolo del futuro personale del commissario tecnico. “Per quel che riguarda il mio futuro l’ho già detto – risponde Conte alle domande -. Penso di essermi calato molto bene nella parte di c.t., sotto tutti i punti di vista. E sono molto contento del lavoro che faccio. Non me l’aspettavo di poter fare questo lavoro in così poco tempo con questi ragazzi. E la cosa mi gratifica. Detto questo ci sarà tempo per parlare del futuro con la Federazione. Tanto dipenderà dal risultato, da come le cose andranno. Ho bene in mente quel che è successo un anno e mezzo fa: Prandelli firma il contratto e poi deve dare le dimissioni perché il Mondiale non va bene. Siamo figli del risultato, il lavoro paga, il risultato decide”.
Fonte: gazzetta.it
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