TORINO – La polemica del giorno prima è continuata anche il giorno dopo, quando Rocchi aveva fischiato la fine del match da oltre un’ora. Tutti aspettavano i due tecnici davanti alle telecamere e poi in sala stampa, ma entrambi per oltre un’ora non si sono visti. I giocatori bianconeri hanno raggiunto i familiari nella pancia dello stadio e sono andati a cena nei ristoranti più in della città; quelli del Napoli, con umore opposto, sono saliti sul pullman, incollati ai telefonini e senza voglia di parlare. E i due allenatori? Semplicemente non si sono fatti vedere, fino a quasi mezzanotte. Chiusi nei rispettivi spogliatoi, lontani da occhi indiscreti, ma con gli occhi sui monitor per aspettare le frasi del… nemico e poi replicare. Si sono marcati anche nel dopo partita. In maniera asfissiante. La versione è filtrata da osservatori neutri e i due club, pur in modo non ufficiale, l’hanno confermato. «Finché non parla Benitez, Conte non parla» la versione bianconera. «Il nostro aereo è in ritardo. Possiamo aspettare. Prima parli Conte» la replica azzurra. Tutto è nato dalla polemica di sabato nelle conferenza stampa della vigilia. Benitez aveva “stuzzicato” Conte spiegando che «la Juventus è più forte e lo sa anche Conte che è intelligente. A volte dicono di no, ma ne sono consapevoli. I favoriti per lo scudetto restano loro» . Conte non si era fatto pregare: «Benitez è talmente intelligente da capire che se il Napoli non vince lo scudetto non ha fatto niente. Ha venduto Cavani per 60 milioni, ma ha fatto una campagna acquisti da 90…» . Un botta e risposta che non si è esaurito il giorno prima del match, ma ha lasciato scorie.
PARLA CONTE – Il braccio di ferro tra i due allenatori si è concluso dieci minuti prima di mezzanotte con Benitez che per primo si è presentato a Sky. Tolto il “tappo”, a mezzanotte, dopo Benitez, è arrivato Conte. Carico come non mai: «Il Napoli è una squadra forte che può ancora crescere tanto perché Benitez ha detto che sono al 75%, mentre noi non potremo migliorare più di tanto. Lotteranno per lo scudetto fino alla fine con la Roma, la Juventus, l’Inter e la Fiorentina. La partita è stata giocata alla grande da parte nostra e sul primo gol il guardalinee doveva avere la lente d’ingrandimento per vedere il fuorigioco di Llorente. Parlare di questo gol in fuorigioco sminuisce la nostra prestazione che è stata grandissima visto che Reina è stato il migliore in campo e dopo due minuti potevamo essere sul 2-0. Abbiamo una grande organizzazione e giocatori di qualità. La partita l’abbiamo vinta sul campo, a livello strategico e organizzativo. abbiamo preparato bene la partita e solo un cieco non può vedere quello che è evidente. E’ il terzo anno che siamo là anche se sento dire che non abbiamo più la stessa fame. E invece questi ragazzi sono bravissimi a mantenere alta la concentrazione contro un Napoli che ha speso tantissimo e che sta andando forte. Gli altri hanno tutti da guadagnare e invece quest’anno chi non vince ha fallito (altra botta per Benitez, ndi). Ora parlate bene di altre squadre, ma noi siamo sempre là. E per le altre è dura…» .
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro